La notizia sta prendendo progressivamente forma già da alcuni mesi, complice la mozione che ha visto come primo firmatario il senatore Salvatore Tomaselli, già intervistato sul tema di Italia Casa e Quotidiano del Condominio nelle scorse settimane (anche se, per la precisione, il documento di Tomaselli e di altri 15 senatori Pd aveva obiettivi ancora più ambiziosi di quelli che pare stiano per concretizzarsi). Ad ogni buon conto, quella che fino a poco fa restava soltanto un’ipotesi, ha ora maggiore fondamento, grazie alle conferme del premier Matteo Renzi: l’ecobonus dovrebbe essere rinnovato. Una misura accolta con estrema soddisfazione non solo dai cittadini, ma anche dagli operatori di settore, come rimarcato dal presidente nazionale di Cna Installazione Impianti, Carmine Battipaglia: “La riconferma piena del credito di imposta del 65% per gli interventi di efficientamento energetico degli è una misura di politica economica che consentirà al settore di aumentare le sue chances di uscire dalle crisi.
Per la ripresa del Paese, insomma, c’è bisogno del settore edile. E per il rilancio di quest’ultimo, uno strumento imprescindibile è la conferma delle detrazioni fiscali per gli interventi di efficientemente energetico degli immobili. Come puntualizza ancora Battipaglia, “C’è soddisfazione anche perché il Governo stia pensando di ampliare la platea dei beneficiari dell’ecobonus, estendendo la fruibilità dell’agevolazione pure ai condomini ed alle imprese, allargando in tal modo un mercato che si è già dimostrato in grado di garantire soddisfazioni per le nostre aziende”.
Del resto, lo sconto fiscale del 65% ha dimostrato in questi anni di saper contestualmente valorizzare la crescita economica con gli obiettivi di sostenibilità ambientale che l’Europa ci impone di conseguire. Ora però, a giudizio degli installatori della Cna si tratta di passare dalle parole ai fatti, e di inserire nella legge di stabilità la proroga del 65% per un periodo congruo a garantire una prospettiva di medio periodo al provvedimento: “Dispiace solo – sottolinea il Presidente di Cna Installazione Impianti – che nelle intenzioni del Governo non vi sia stato un ripensamento sul problema della ritenuta applicata sui bonifici bancari collegati alle operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico che la scorsa legge di stabilità ha raddoppiato portandola dal 4% all’8%, e che non si sia dato seguito alla mozione dei 16 senatori del Pd con la quale si chiedeva che l’agevolazione fiscale al 65% per la riqualificazione energetica degli edifici venisse stabilizzata a partire dal 2016. Qualora il testo della Legge di Stabilità che il Governo si appresta a licenziare non comprendesse questi due provvedimenti, sarà un nostro impegno presentare emendamenti in tal senso”.