Oltre alla tanto attesa modifica delle ultime regole relative alla cessione dei crediti del Superbonus 110%, il decreto Aiuti bis, ha introdotto alcune novità legate al mondo dell’edilizia. Tra queste, una nuova norma sull’istallazione di vetrate panoramiche. Si tratta di una sorta di “mini condono”: infatti, per le vetrate panoramiche non autorizzate in passato, rientrano ora tra le opere di “edilizia libera”.
D’ora in avanti dunque, si potranno installare vetrate panoramiche su balconi, terrazzi e sul proprio patio, senza chiedere una specifica autorizzazione preventiva. Nell’articolo 33-quater viene infatti liberalizzata l’istallazione delle vetrate panoramiche amovibili, anche dette VEPA. Restano, comunque, alcuni requisiti da rispettare per la costruzione, ma non sarà più necessario ottenere un’autorizzazione.
A dettare le regole per l’istallazione delle vetrate panoramiche amovibili era l’articolo 6, comma 1, del testo unico di cui al decreto il presente Repubblica 6 giugno 2001, numero 380. L’articolo 6-bis prevedeva, previa comunicazione, l’inizio dei lavori da parte dell’interessato all’amministrazione competente. Con l’articolo 33-quater del decreto Aiuti bis viene semplificata la burocrazia che regola l’istallazione delle vetrate panoramiche amovibili. Obiettivo dichiarato di questa semplificazione, è quello di agevolare l’efficientamento energetico: le vetrate panoramiche infatti, favorendo la funzione della protezione contro gli agenti atmosferici, contribuiscono al miglioramento delle prestazioni energetiche, riducendo dispersione termica della propria abitazione.
L’istallazione delle vetrate panoramiche è stata pertanto inserita tra le opere di “edilizia libera”. Per effettuare i lavori in regime di edilizia libera non serve ottenere autorizzazioni da parte degli uffici urbanistici del proprio Comune, a patto però che rispettino le regole urbanistiche e il codice del Beni Culturali.
Tra i requisiti per rientrare in questa categoria vi è l’amovibilità: è necessario prevedere l’istallazione di una vetrata chiusa in maniera stabile. Altri requisiti sono: protezione dagli agenti atmosferici; miglioramento prestazioni acustiche ed energetiche; riduzione delle dispersioni termiche;
parziale impermeabilizzazioni da infiltrazioni di acque piovane; microareazione (flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici).
Infine, tra i requisiti essenziali, vi è quello del minimo impatto visivo. È precisato nel testo: “Le vetrate devono avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche”.