Tempi più lunghi per le ristrutturazioni edilizie e contenziosi in aumento. Tutto a causa del rincaro dei costi dell’energia e delle materie prime. Lo rivela uno studio condotto da Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale dell’Unione italiana consumatori (Unc).
“La filiera artigianale del settore immobiliare lamenta forti criticità nell’approvvigionamento dei beni necessari per far fronte alle commesse. Un fatto che rischia di incrementare il contenzioso civile con i clienti. Contenzioso che è già salito di oltre il 10%, come rileviamo dalle segnalazioni giunte ai nostri sportelli”, sottolinea Polliotto.
“Il problema sta nel reperimento di materiali, pezzi di ricambio e attrezzature per lo più provenienti dalla Cina, gravati dal blocco delle consegne degli ordinativi”, precisa Polliotto.
“Una situazione che – prosegue Polliotto – rischia di sbilanciare quell’ampio asset di ditte individuali e piccole e medie imprese per lo più a conduzione familiare, con un numero fra due e dieci dipendenti, che fanno i conti con pesanti sopravvenienze in termini di incremento generale dei costi vivi di circa il 40% rispetto allo stesso periodo del 2021”.
“Problemi anche per i lavori legati Bonus 110% e Bonus facciate – conclude la presidente del comitato regionale Unc – ove i rincari in capo alle imprese edili stanno dilatando i tempi di fine lavori di un 20% in media, creando tensioni”.
FONTE: Agenzia Ansa