Fino ad ora è stata in buona parte oscurata dalla questione Tasi e dalla querelle sul canone Rai in bolletta elettrica. Ma la proroga dell’ecobonus, insieme alla conferma delle detrazioni fiscali (al 50%) per le ristrutturazioni edilizie, è di fondamentale importanza per il comparto delle costruzioni, per il settore condominiale e per l’intero indotto economico che gravita intorno alla casa.
A sottolinearlo, tra gli altri, è Cna installazione impianti che, però, per voce del presidente nazionale, Carmine Battipaglia, non esprime eccessiva soddisfazione per il provvedimento:
“La riduzione del peso fiscale sui proprietari di case è sempre una buona notizia per chi lavora nel settore delle costruzioni e la conferma dei bonus fiscali sulle ristrutturazioni edilizie e sul risparmio energetico negli edifici, anche se solo per un anno, può creare quel mix necessario ad un rilancio della spesa delle famiglie. Certamente, la proroga dei bonus fiscali per un solo anno denota ancora una mancanza di strategia da parte del Governo nei confronti del settore. Fin qui nulla di nuovo: la proroga annuale, o comunque limitata nel tempo, è una costante che si ripete da quando (Legge Finanziaria 1998) il provvedimento è stato varato per la prima volta”.
Però, Battipaglia vuole comunque vedere il bicchiere mezzo pieno: “anche se limitata nel tempo, la proroga non era scontata in quanto, all’interno della compagine governativa, vi era più di una corrente di pensiero che premeva verso soluzioni più penalizzanti in merito alle percentuali di detrazione delle spese per i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico. Essere riusciti a mantenere invariate le detrazioni, che permettono risparmi di una certa consistenza a chi fa effettuare i lavori è da considerarsi quindi un successo che dovrebbe dare ossigeno ad un mercato dove è preponderante la presenza di imprese artigiane e di piccola dimensione e sul quale potrebbe riversarsi una parte, si spera interessante, delle risorse che l’abolizione della Tasi metterà nelle tasche dei cittadini”.
Solo la strutturalità delle detrazioni fiscali, tuttavia, può garantire al settore una prospettiva di uscita dalla crisi. E Cna installazione impianti rimarca come in Parlamento si sia ormai sviluppata una coscienza comune sul problema. “Non va dimenticato – puntualizza Battipaglia – che è stata proprio la Cna, nel lontano 1994, a lanciare per la prima volta la proposta di detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione e sempre Cna è stata in prima linea nel chiedere ai vari governi che si sono succeduti alla guida del paese la stabilizzazione delle detrazioni. “Nel corso della discussione parlamentare sulla Legge di Stabilità chiederemo la stabilizzazione delle detrazioni o quantomeno l’allungamento del loro periodo di vigenza, consci che non sarà un dramma se la decisione venisse rimandata al prossimo anno. La cosa importante è che le detrazioni siano state confermate senza alterazione delle aliquote”.