ITALIA SOLARE esprime apprezzamento per l’eliminazione tassa da 10 euro al kW prevista dal dl energia.
È stata eliminata la tassa di 10 euro al kW per tre anni sui nuovi impianti rinnovabili superiori ai 20 kW a carico dei titolari di impianti, prevista dall’articolo 4 del DL Energia.
Le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera hanno infatti approvato gli emendamenti che ne hanno visto cadere la presenza all’interno del decreto legge.
Tale tassa, perché di tassa si trattava, avrebbe dovuto alimentare un fondo di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale le cui risorse avrebbero dovuto incentivare le regioni e le province ad ospitare gli impianti rinnovabili e si andava a sovrapporre con quella già presente a livello comunale.
Associazioni e imprese si sono mosse in modo compatto per contrastare il provvedimento.
“Un risultato molto importante per tutti gli operatori del settore. Il provvedimento era evidentemente un controsenso: tassare le rinnovabili per incentivare i territori ad ospitare le rinnovabili è chiaramente un assurdo concettuale che avrebbe anche minato in modo importante lo sviluppo di nuove realizzazioni, minacciando così il raggiungimento degli obiettivi del PNIEC.
ITALIA SOLARE si è opposta con decisione al provvedimento negli incontri personali con i vari parlamentari, in occasione dell’audizione sulla legge che includeva l’assurda norma, promuovendo emendamenti, tramite segnalazioni dirette al Mase, in occasione di incontri pubblici”, commenta Paolo Rocco Viscontini presidente di ITALIA SOLARE.
Comunicato stampa