[A cura di: Sicet]
Nei prossimi mesi il Ministero delle Infrastrutture svilupperà la discussione con le associazioni di rappresentanza della proprietà edilizia e i sindacati degli inquilini in merito al rinnovo della Convenzione nazionale per i contratti d’affitto agevolati e concordati, i contratti per studenti universitari e quelli transitori. Sarà un’occasione da non perdere se si intende affrontare seriamente e in modo corretto il tema della locazione abitativa, che, secondo il Sicet (sindacato inquilini casa e territorio, promosso dalla Cisl) deve assumere un ruolo strategico nelle politiche anticrisi e per lo sviluppo del Paese.
Nel lunghissimo periodo di crisi economica e finanziaria che sta interessando in particolare l’Italia, la sofferenza abitativa è aumentata in modo esponenziale. La caduta dei redditi delle famiglie, in particolare quelle che abitano in affitto, ha prodotto centinaia di migliaia di sfratti per morosità (dati parziali del Ministero degli interni dicono 65.000 nel solo 2015), senza che intervenissero misure efficaci di supporto e di contrasto alla precarietà abitativa. In tale quadro, contrariamente ai prezzi di compravendita, gli affitti non sono diminuiti, anzi in alcune città metropolitane sono aumentati.e le amministrazioni regionali, che ne hanno la competenza, invece di valorizzarne il ruolo sociale hanno abbandonato le politiche abitative pubbliche alla marginalità e al degrado.
Il Sicet si impegnerà affinché il confronto si basi su dati concreti e conduca a risultati utili ed efficaci a favore delle famiglie degli inquilini e dei portatori di bisogni abitativi. Ecco alcune delle proposte che il Sicet sosterrà al tavolo ministeriale del confronto e nella predisposizione della legge di stabilità 2017.
* l’allargamento della possibilità di stipulare accordi territoriali per canoni agevolati a tutto il territorio nazionale, superando l’attuale limitazione ai comuni ad alta tensione abitativa;
* l’indicazione di un indice massimo al canone concordato per il quale i proprietari godono di benefici fiscali molto favorevoli;
* detrazioni fiscali come per i mutui prima casa a favore di chi paga l’affitto per l’abitazione principale;
* rifinanziamento del Fondo di sostegno alla locazione; ripresa degli investimenti in Edilizia Residenziale Pubblica;
* interventi di efficientamento energetico sul patrimonio di edilizia pubblica esistente.