Il programma di ristrutturazione delle case popolari in Emilia-Romagna prosegue e si rafforza, grazie ai fondi stanziati dalla Regione. L’ultima assegnazione, approvata con una recente delibera di Giunta, è di 1 milione e 600 mila euro, destinati a Comuni ed Unioni per eseguire interventi di ristrutturazione di piccola entità negli alloggi di Edilizia residenziale popolare. Si tratta della tranche finale del pacchetto di risorse messe in campo, complessivamente oltre 8 milioni di euro, che permettono così di esaurire la graduatoria del bando 2015.
Ultimati i lavori finanziati con questi contributi, saliranno a 724gli appartamenti risistemati e pronti per essere affittati a canone sociale secondo le graduatorie comunali. Numerose le opere eseguite: si va dal ripristino degli infissi danneggiati alla tinteggiatura degli ambienti, fino alla messa a norma degli impianti elettrici e idraulici e a tutti quei lavori – per un massimo di 15 mila euro di costo per appartamento – che consentono di rendere abitabili alloggi sfitti da tempo perché inagibili.
Il totale delle risorse regionali destinate ai Comuni e loro Unioni (comprese quelle assegnate con l’ultimo provvedimento di Giunta) ammonta a 8.190.704 euro per 724 appartamenti, così suddivise: alla provincia di Bologna 2.990.622 euro per intervenire su 295 alloggi; Forlì-Cesena 690.544 euro (61 alloggi); Modena 683.986 euro (51 alloggi); Parma 1.630.994 euro (126 alloggi); Piacenza 322 mila euro (22 alloggi); Reggio Emilia 443.589 euro (43 alloggi); Rimini 340.413 (28 alloggi); Ravenna 229 mila euro (23 alloggi); Ferrara 859.407 euro (75 appartamenti).
In Emilia-Romagna (al 31 dicembre 2016) il patrimonio di Edilizia residenziale pubblica, gestito perlopiù dalle Acer, comprende oltre 55.000 alloggi, il 97% dei quali di proprietà dei Comuni. Le case occupate sono 50mila (90% del totale) e 2mila (3,6%) quelle pronte per essere assegnate perché non necessitano di alcun intervento di ristrutturazione. I nuclei familiari composti da una o più persone in lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio Erp sono35mila. Attualmente nelle case popolari vivono 120 mila persone.
“Continuiamo a intervenire sulla priorità fondamentale per i nostri cittadini, e cioè la casa – sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini -, consapevoli che dalle condizioni abitative di ogni persona discende la possibilità di stare bene nella propria comunità e di realizzare i propri progetti di vita. Partendo da un piano straordinario di recupero del patrimonio pubblico non utilizzato e assegnandolo a canone sociale, ci rivolgiamo a quelle famiglie che si trovano in situazioni di particolare difficoltà economica e hanno quindi bisogno di risposte urgenti ed efficaci per evitare che il livello del disagio si moltiplichi ulteriormente”.