La lotta all’evasione fiscale passa anche dall’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ai contribuenti con partita IVA in regime forfettario. L’ok definitivo del Consiglio UE è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE del 17 dicembre 2021. Ma l’estensione ai forfettari dovrà essere tradotta con una norma ad hoc nell’ordinamento italiano: la palla, quindi, è in mano al legislatore.
L’obbligo di e-fattura non è ancora in vigore per i forfettari, tuttavia il direttore delle Entrate Ruffini ha detto che sui 1,5 milioni di soggetti forfettari, una metà sta già usando la fatturazione elettronica.
Quali sono questi vantaggi? Non solo facilita gli adempimenti, ma i gestionali interni consentono l’incrocio di dati, e quindi il monitoraggio in maniera mirata dei fenomeni di evasione fiscale. Tuttavia, con una pandemia in corso, consente anche di tenere sotto controllo la situazione economica dei contribuenti con l’erogazione più veloce dei contributi a fondo perduto.
Altro strumento di vantaggio per il contribuente e che ha come scopo quello di migliorare il rapporto cittadino-Fisco è la lettera di compliance. I cosiddetti avvisi bonari sono delle comunicazioni inviate ai contribuenti per avvisarli di irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi. Di solito si tratta di errori formali, e il contribuente può regolarizzare la propria posizione pagando sanzioni ridotte (oppure giustificando quelle anomalie fornendo come giustificazione ulteriori documenti all’Agenzia delle Entrate).
Tendenzialmente, chi ignora una lettera di compliance da parte dell’Amministrazione Finanziaria è perché ha intenzione di evadere. Non si tratta però di una scelta lungimirante, visto che il passo che segue l’invio di un avviso bonario è l’accertamento.