Presentato al SAIE, la Fiera delle costruzioni che si è svolta nei giorni scorsi a Bari, il Rapporto Federcostruzioni: il settore tiene nonostante l’inflazione e le preoccupazioni per il futuro degli incentivi. Nel 2022 la crescita è stata del 19,6%, quella stimata per il 2023 è del 4%.
I dati confermano che quella delle costruzioni è una filiera forte e trainante del PIL del Paese, in una percentuale che supera il 50 per cento, secondo il MEF in una % che supera il 50%. Nel 2022 il comparto ha infatti raggiunto i 600 miliardi di euro di valore, in crescita del +19,6% rispetto al 2021 (+100 miliardi), con più di 3 milioni di occupati (+9%). Una crescita sostenuta in particolare dai bonus edilizi e dal PNRR.
Per quanto riguarda l’anno in corso è attesa una crescita del +4%, ma le incertezze per il prossimo futuro sono molte, soprattutto a causa dell’aumento dell’inflazione e dei costi dell’energia, ma anche a motivo della crisi geopolitica e, in particolare, al consistente ridimensionamento del Superbonus, che in questi ultimi anni ha trainato la filiera delle costruzioni facendole raggiungere risultati prima impensabili.
Per quanto riguarda le prospettive future, uno dei principali ambiti di sviluppo per il settore sarà quello della riqualificazione del patrimonio esistente, anche per l’impatto della Direttiva Case Green che richiede, per gli edifici residenziali, il raggiungimento almeno della classe di prestazione energetica E e la D entro il 2033, per arrivare alle 0 emissioni al 2050.
“Nonostante le incertezze del momento, la filiera confida in una piena attuazione del PNRR e una gestione oculata e concreta della transizione verde per garantire non solo una risposta robusta e flessibile alle urgenti sfide sociali e ambientali che caratterizzano il nostro tempo, ma anche la competitività green della nostra filiera industriale. È urgente poi risolvere la problematica dei crediti incagliati e concedere proroga per i lavori già in corso relativi al Superbonus 110%”, ha precisato Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni, durante la presentazione del Rapporto.