Ormai è unabattaglia campale, con incursioni quasi quotidiane. Ultima, quella effettuata
da Fiaip, che ha depositato oggi in Banca
d’Italia un
supplemento di prove ad integrazione dell’esposto già trasmesso lo scorso marzo
in merito all’entrata delle due principali banche italiane nel mondo
dell’intermediazione immobiliare.
Come precisato dalla Federazione
degli immobiliaristi in una nota stampa, “le
nuove segnalazioni su
talune presunte anomalie connesse alla commistione tra l’attività bancaria e
quella delle agenzie immobiliari nascono da segnalazioni giunte alla
Fiaip da parte di propri associati e di privati cittadini. Nuovi elementi
sembrano confermare che la presenza, all’interno di un medesimo gruppo
bancario, di imprese chiamate a svolgere attività bancaria e attività di
intermediazione immobiliare determina una evidente commistione tra dette
attività, da cui deriva una inevitabile lesione delle garanzie di indipendenza
e imparzialità nei confronti dei consumatori e dei risparmiatori interessati a
beneficiare delle prestazioni rientranti nell’una o nell’altra attività”.
Partendo da questi presupposti,
Fiaip ribadisce che, a proprio parere, “tali soggetti operano in palese
violazione del divieto previsto dalla legge 141/2010 che vieta qualsiasi
connessione tra l’attività di agente immobiliare e le realtà bancarie,
prevedendo sanzioni penali per coloro i quali infrangono tali regole. La
141/2010 nasce sull’onda del fenomeno dei mutui subprime e il suo scopo
fondante è proprio quello di evitare che parti interessate possano spingere i
consumatori ad indebitarsi oltre la loro possibilità. È palese, quindi, come
questa legge dello Stato debba essere osservata non solo dalle singole agenzie
immobiliari, ma anche dalle stesse banche e dalle loro agenzie immobiliari. Ci
auguriamo che la vigilanza bancaria possa procedere con opportuni accertamenti
e verificare le anomalie segnalate al fine di rimuovere ogni eventuale danno,
anche solo potenziale, agli interessi del correntista/consumatore”.
In quest’ottica, Fiaip invita
anche gli agenti immobiliari e i consumatori a segnalare eventuali anomalie che
possano ledere la legge 141/2010 e la libertà e il diritto dei consumatori di
vendere le proprie proprietà sul libero mercato e senza possibili imposizioni
di sorta.
“Questa non è una battaglia
contro tutte le banche, anzi, per sviluppare l’economia del nostro Paese
abbiamo bisogno di un sistema bancario solido e disposto a finanziare le
imprese – precisa il presidente Fiaip Paolo Righi -. Il nostro esposto è
rivolto solamente alle attività di Unicredit e Intesa Sanpaolo, anche perché
molte banche da noi consultate non hanno nessuna intenzione di sostituirsi alle
agenzie immobiliari e non vogliono tentare di imporre ai loro clienti un
modello in cui il correntista entrando in banca si ritrovi subissato da offerte
commerciali di ogni tipo”.