Pochi vantaggi e scarsa trasparenza nel mercato libero dell’energia per uso domestico. È quanto si evince dall’indagine di Federconsumatori sulle offerte di energia elettrica e gas nel mercato libero. Per il gas sono state considerate le tariffe applicate da varie società in 19 città italiane ed è stata presa come riferimento una famiglia tipo residente con un consumo di 1400 mc di metano. Per l’energia elettrica sono state comparate 14 società di vendita, confrontando le offerte variabili, le offerte a prezzo bloccato e le tariffe dell’AEEGSI del servizio di Maggior tutela. Il campione (utenza domestica residente con potenza 3 kw) è stato suddiviso in tre fasce di consumo: 1800 -2700 – 3500 kw/h all’anno.
IL GAS
Per quanto riguarda il gas, occorre premettere che le voci che concorrono a formare il prezzo annuo sono varie, quindi gli importi (anche quelli del servizio di Maggior tutela) variano da una città all’altra, quindi cambia anche la percentuale di risparmio offerta rispetto al mercato tutelato.
In virtù di questa situazione sono state registrate differenze di spesa annue a parità di consumo anche di 182/193 euro tra le varie località come tra Roma/Catanzaro e Milano, Trento e Trieste.
Per le migliori offerte rilevate, il risparmio oscilla dal -9% al -8%. Negli ultimi sei mesi, peraltro, il risparmio si è ridotto percentualmente di un punto, tornando agli stessi livelli di un anno fa.
ENERGIA ELETTRICA
Per quanto riguarda l’energia elettrica, sono state riscontrate differenti percentuali di risparmio a seconda della fascia di consumo di appartenenza. Ad esempio, per un consumo 1800 kw/h l’anno, le proposte più convenienti consentono risparmi compresi tra il -7,16% e il -3,65% rispetto al mercato tutelato, tuttavia ci sono anche altre opzioni (a prezzo bloccato) che fanno registrare importi notevolmente più alti rispetto al sistema di Maggior tutela (dal +28,95% al +10,97%). Confrontando i risultati di questa ricerca con quelli delle indagini precedenti si nota che il risparmio medio è diminuito notevolmente: per le offerte a prezzo bloccato, ad esempio, si è passati dal 13,01% di novembre 2014 all’attuale 6,29%.
SITUAZIONE GENERALE
Secondo Federconsumatori, “nei fatti il mercato dell’energia e del gas continua ad essere una vera e propria giungla e sta tradendo le aspettative dei consumatori: basti pensare che nella maggior parte dei casi gli utenti passati al mercato libero hanno sottoscritto offerte più onerose rispetto al sistema di Maggior tutela. Da una recente indagine dell’AEGGSI emerge che solo nel 2013 la spesa è stata maggiore del +7,9% per il gas e del +16,70% per l’energia elettrica”.
Una situazione che genera non poche preoccupazioni in vista dell’abolizione del mercato tutelato. Come evidenzia Mauro Zanini, vicepresidente Federconsumatori, “A fronte di questa situazione, l’eliminazione del mercato tutelato prevista nel disegno di legge n. 3012 è del tutto inaccettabile, poiché porterebbe ad una grave regressione della concorrenza e provocherebbe un notevole aumento dei prezzi per i consumatori finali, penalizzando quindi i clienti domestici. È necessario rivedere la struttura e la mission dell’Acquirente Unico, rendendolo pari agli altri soggetti che operano sul mercato per promuovere una maggiore concorrenza nell’interesse degli utenti”.