Per il terzo mese consecutivo, le bollette del gas per famiglie e piccole imprese proseguono la discesa dei prezzi. Si tratta di una frenata consistente: a marzo, i consumatori pagheranno il 13,4 per cento in meno rispetto a febbraio. Il calo di marzo per il gas naturale si aggiunge al recente crollo delle tariffe dell’elettricità (-55%), aggiornamento che inciderà sulle bollette del trimestre che va da aprile e giugno.
La regione principale che ha portato al nuovo ribasso delle tariffe del gas è imputabile alla caduta delle quotazioni della materia prima sui mercati internazionali, con il prezzo del gas passato dai 340 euro al megawattora dell’agosto scorso ai 140 di inizio dicembre, per arrivare agli attuali 45-50 euro dell’ultima settimana.
Le quotazioni negative sono state influenzate da un inverno per nulla rigido e da una minore richiesta di Gnl (il gas liquefatto che viene esportato via nave) da parte delle economie asiatiche. I depositi di gas che vengono utilizzati sia dagli operatori di mercato sia dagli Stati come riserve strategiche, sono infatti pieni in media oltre il 50 per cento della loro capacità. Un dato senza precedenti, in quanto solitamente si arrivava in primavera con un livello di riempimento al 30-35 per cento. Dato che contribuirà a tenere i prezzi bassi anche nei prossimi mesi, quando con la stagione calda le quotazioni risalgono per le operazioni di riempimento degli stoccaggi per l’inverno. Ecco spiegato come mai, con il ribasso di marzo, le tariffe sono tornate a un passo dai livelli di inizio 2022, a poche settimane dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Un livello che è comunque lontano dai prezzi pre-Covid quando il gas era quotato tra 12 e 15 euro.