[A cura di: Consiglio nazionale geometri e geometri laureati] Esattamente novant’anni fa, e cioè nel mese di febbraio del 1929, nasceva la professione del geometra, istituita dal Regio Decreto n. 274. Una ricorrenza importante, che il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati intende celebrare con una serie di iniziative che si terranno lungo tutto il 2019, con il coinvolgimento dei Collegi territoriali e degli iscritti.
Intanto, con una comunicazione dedicata a tutti gli iscritti, il presidente CNGeGL, Maurizio Savoncelli, ripercorre i momenti salienti della professione, dal 1929 al Dopoguerra, dagli anni ’80 a oggi. Si articola in quattro tappe il racconto di una professione che ha saputo trasformare la polivalenza di ieri nel sapere specialistico di oggi, conquistato grazie a una formazione continua di eccellenza che valorizza la spiccata propensione all’uso di nuove tecnologie. Il profilo che viene delineato da questo percorso è un professionista in sintonia con lo sviluppo del Paese.
Nel 1929 giunse a conclusione il processo di riconoscimento delle professioni tecniche con l’emanazione dei regolamenti relativi alle professioni di geometra, perito industriale e perito agrario che stabilivano le modalità di istituzione, iscrizione, cancellazione e tenuta degli albi da parte di speciali organi delle associazioni sindacali legalmente riconosciute; le attività riservate in via esclusiva a ciascuna professione; l’esercizio delle potestà disciplinari.
L’ordinamento delle professioni fu completato da una legge del 1938 che ribadiva come “i geometri, i periti agrari ed i periti industriali non possono esercitare la professione se non sono iscritti negli albi professionali delle rispettive categorie”, trasferendone la tenuta e la potestà disciplinare ai Direttori dei sindacati fascisti periferici di categoria e al Direttorio del sindacato nazionale fascista di categoria.
Caduto il fascismo, una norma del 1944 trasferì la tenuta degli albi ai consigli di ciascun ordine e alle commissioni centrali, ripristinando l’elettività.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale l’evoluzione normativa è affidata prevalentemente a norme di settore che – nell’arco dei vari decenni – hanno aggiornato il contesto di riferimento di ciascuna professione: pensiamo alle attività di:
Questi cambiamenti sono avvenuti parallelamente al progresso tecnico-scientifico e a profondi mutamenti sociali, ed è per questo che raccontare la storia della professione di geometra significa raccontare la storia del Paese: il CNGeGL lo farà lungo tutto il 2019 con il ciclo di eventi “Conoscere il passato, riflettere sul presente, immaginare il futuro”, una serie di tappe cronologiche attraverso le quali ripercorrere l’evoluzione della professione e riflettere sul ruolo che vogliamo assumere nel futuro. A corollario una serie di iniziative finalizzate ad “ascoltare” il pubblico degli iscritti, con l’obiettivo di ricevere indicazioni utili a soddisfare bisogni formativi nuovi ed emergenti, nonché rinnovare la “carta di identità” della categoria.
Prende così il via una narrazione lunga un anno durante la quale gli eventi, le iniziative, i progetti e ogni altra attività istituzionale e di comunicazione saranno contraddistinte da un logo appositamente creato per questa speciale ricorrenza.