Lo scorso fine settimana la professione di geometra ha celebrato 90 anni, e lo ha fatto guardando al futuro: scommettendo sulla propria capacità di essere in sintonia con lo sviluppo del Paese, e con un’attenzione particolare alla valorizzazione delle professioniste donne e alla preziosa leva degli «under 35».
L’occasione è stata quella del 45° Congresso Nazionale dei Geometri, svoltosi fino al 30 novembre a Bologna.
Giunge a conclusione il processo di riconoscimento delle professioni tecniche con l’emanazione dei regolamenti relativi alle professioni di Geometra, perito industriale e perito agrario. Era il 1929.
Da allora, la professione di geometra evolve, di pari passo con la società e con il progresso tecnico-scientifico. Oggi, i geometri sono professionisti con competenze sempre più specifiche e specializzati in ambiti altamente innovativi: dal rilievo con droni, al BIM e alla modellazione 3D, solo per fare alcuni esempi. Oltre a tutto ciò che concerne la sicurezza nei cantieri, la certificazione energetica e l’acustica, nonché la consulenza legale e fiscale.
Vincere la complessa sfida del futuro è un percorso che passa anche per la valorizzazione delle donne professioniste e della leva degli «under 35». Un impegno che si concretizza in iniziative specifiche della Categoria. Come il progetto #AccettoLaSfida libera professionista, nato con l’obiettivo di valorizzare le donne geometra oggi pari al 10% del totale iscritti quali risorsa preziosa per la Categoria e per l’intero assetto delle professioni tecniche.
Riflettori puntati anche sull’iter legislativo che porterà all’attivazione di un corso di laurea triennale abilitante dedicato alla professione su cui il Consiglio Nazionale dei Geometri e la Cassa Geometri scommettono. E tanto. Grazie a un progetto, in corso da tempo, che vuole portare a compimento una riforma del percorso di accesso alla professione. Inserendola a pieno titolo tra le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Con una particolarità: grazie a una serie di convenzioni stipulate da alcune Università e il Collegio Provinciale dei Geometri di riferimento sono già stati attivati i primi corsi di laurea sperimentali ispirati proprio alla proposta di legge in via di approvazione. E, anzi, nell’anno accademico 2018/2019 sono stati proclamati i primi 6 laureati. Tutti in “Costruzioni e Gestione del Territorio” e presso il Polo Universitario di Lodi.
“La professione, evolve ma la figura del geometra resta centrale nella vita di tutti noi – dichiara Maurizio Savoncelli, Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati –. Il nostro impegno è di dare forma e sostanza a una visione del futuro della professione che unisca concretezza e legittima ambizione. Una progettualità concreta e a misura di professionisti, da condividere con una platea crescente di interlocutori: dai cittadini alle amministrazioni pubbliche, fino al mondo accademico e associativo e al terzo settore. Una progettualità all’insegna della sinergia, della crescita e della fiducia di chi guarda al futuro avendo ereditato un solido passato”.
Anche Diego Buono, presidente della Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti, richiamando l’attenzione sulla solidità dell’Ente e sul suo ruolo strategico nell’accompagnare i singoli lungo tutto il loro percorso lavorativo, dichiara: “Oltre alle prestazioni previdenziali e assistenziali, abbiamo messo a segno una serie di misure di welfare integrato che vanno dall’accesso agevolato per i neo-iscritti agli incentivi alla formazione, dagli assegni di maternità alle provvidenze straordinarie fino alla polizza sanitaria e ai prodotti finanziari a supporto della professione. Si consolida, inoltre, il trend positivo per la nostra professione con la conferma, dalla prime dichiarazioni pervenute, dell’incremento dei redditi nel 2019 con una maggiore crescita rispetto al 2018 (+5,7% nel 2018); dati che rafforzano ancora di più la sostenibilità del nostro Ente nel lungo periodo”.