L’asciugatrice è un elettrodomestico ormai entrato in moltissime case, utilissimo soprattutto in inverno, perché con l’umidità i capi sembra non asciugarsi mai. In tempi di caro bollette, però, sono in tanti ad aver rinunciato al suo utilizzo, nel timore di un’impennata dei costi energetici.
Di fondo, per non infierire sui costi, basta mettere in pratica alcuni piccoli accorgimenti. Innanzitutto, quello di utilizzare l’asciugatrice solo con cestello pieno, ma non sovraccarico. Inoltre bisogna evitare di impostare i programmi alla massima temperatura. E ancora, per contenere i consumi è meglio fare più cicli ravvicinati, per non disperdere il calore generato dai cicli precedenti. Anche posizionando l’asciugatrice in una stanza calda si contribuisce a sfruttare e mantenere il calore all’interno del cestello.
Stabilire esattamente quanto costa un’ora di asciugatrice è un’operazione praticamente impossibile, in quanto il calcolo dal modello dell’elettrodomestico e dalla sua classe energetica. Tuttavia, si può affermare che tenendo l’asciugatrice in funzione per un’ora si registra un consumo di circa 1,2 kw, che si ripercuote con un costo in bolletta di circa 0,53 euro all’ora. Un’asciugatrice della massima classe energetica, tendenzialmente, consuma meno di 1,5 kWh a ciclo. Mentre un’asciugatrice di classe D richiede addirittura 5 kWh a ciclo, con una spesa media di 400 euro all’anno.
Per chi ha una tariffa energetica mono oraria, l’orario di accensione non fa nessuna differenza. Chi invece ha una fornitura con tariffa elettrica bioraria, per risparmiare dovrebbe mettere in funzione l’asciugatrice solo dopo le ore 19 e durante i weekend.