Con il decreto direttoriale n. 25 del 6.6.2022, il ministero del lavoro ha fornito le tabelle del costo medio orario per il personale dipendente da imprese di servizi di pulizia, disinfestazione, servizi integrati e multiservizi.
Nel decreto viene precisato che: “Il costo del lavoro determinato dal decreto è suscettibile di oscillazioni in relazione:
– a) ad eventuali benefici (contributivi, fiscali od altro) previsti da disposizioni normative di cui l’impresa può usufruire;
– b) ad eventuali oneri derivanti dall’applicazione di accordi integrativi aziendali, nonché specifici costi inerenti ad aspetti logistici (indennità di trasferta, lavoro notturno, ecc.);
– c) ad oneri derivanti da specifici adempimenti connessi alla normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81)”.
Si ricorda che il “costo medio orario del lavoro” è il frutto dell’attività di elaborazione del Ministero del lavoro con l’analisi e dall’aggregazione di dati inerenti a molteplici istituti contrattuali e che non rappresenta pertanto un limite inderogabile per gli operatori economici partecipanti a procedure di affidamento di contratti pubblici, ma solo un parametro di valutazione della congruità dell’offerta, con la conseguenza che lo scostamento da esse, specie se di lieve entità, non legittima di per sé un giudizio di anomalia (Consiglio di Stato, V, 6 febbraio 2017, n. 501; altresì, sez. III, 13 marzo 2018, n. 1609; III, 21 luglio 2017 n. 3623; 25 novembre 2016, n. 4989). I costi medi della manodopera, indicati nelle tabelle (ministeriali), del resto, svolgono una funzione indicativa, suscettibile di scostamento in relazione a valutazioni statistiche ed analisi aziendali come specificato in molte sentenze dei tribunali amministrativi regionali (. T.A.R. Lazio, Roma, II bis, 19 giugno 2018, n. 6869).
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