Un fronte compatto per tutelare sia le imprese sia gli utenti finali. Le associazioni di categoria della filiera impiantistica hanno costituito il tavolo di coordinamento delle azioni comuni sui principali temi che interessano il settore. Angaisa, Assistal, Assotermica, Cna Installazione Impianti e Confartigianato Impianti nel corso di un incontro congiunto hanno verificato quegli aspetti di carattere politico-sindacale che possano consentire iniziative unitarie a tutela e supporto delle imprese rappresentate. Obiettivo del tavolo: la necessità di definire politiche comuni per lo sviluppo di una filiera impiantistica che sia garante di qualità e professionalità nei confronti della committenza. In particolare, sono state identificate come prioritarie azioni ed iniziative volte a:
* favorire l’applicazione e l’interpretazione uniforme delle principali normative tecniche afferenti il settore;
* operare per contribuire alla piena qualificazione della filiera, quale “sistema” in grado di garantire qualità e valore aggiunto anche attraverso percorsi di formazione puntuali e complementari all’interno delle rispettive categorie rappresentate;
* rafforzare la visibilità e riconoscibilità degli operatori della filiera – dai produttori, ai distributori, alle imprese impiantistiche – come portatori e interpreti di valori quali trasparenza, correttezza, garanzia di qualità e professionalità condivisi dall’intero “sistema”.
“Il tavolo di coordinamento – ha sottolineato Carmine Battipaglia, presidente di Cna Installazione Impianti – nasce per contribuire a creare sinergie all’interno di una filiera che conta migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori, e per rappresentare agli stakeholders istituzionali esigenze e necessità di un settore innovativo, che vuole crescere e che ai suoi problemi attende siano date risposte specifiche, in particolar modo sulle tematiche delle attività post-contatore che alcune multinazionali ex monopoliste del settore dell’energia continuano a svolgere penalizzando fortemente le nostre imprese che operano in una condizione di evidente debolezza rispetto a soggetti che agiscono in regime di sostanziale monopolio”.