La piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande al mondo, HousingAnywhere, presenta i risultati del suo International Rent Index relativo al secondo trimestre del 2022.
Il report mostra come i prezzi degli affitti residenziali sul mercato europeo siano complessivamente cresciuti di un impressionante +19,3% nell’ultimo anno (in particolare, è stato registrato un +20,8%, per i bilocali, un +22,9% per i monolocali ed un +14,2% per le stanze private).
Capitali di primaria importanza come Amsterdam, Lisbona, Parigi e Milano, registrano già prezzi di affitto da record che continueranno a salire.
Uno sguardo al nostro Paese
Il trend di crescita si conferma valido anche per l’Italia, che supera abbondantemente la media internazionale.
Milano rientra nella classifica come città più costosa d’Italia, registrando addirittura rialzi superiori al +37% rispetto al secondo trimestre 2021: per un bilocale si tocca la soglia record di 1,830 euro rispetto ai 1,340 dell’anno scorso (+36%), per un monolocale servono ben 1,150 euro al mese rispetto agli 850 euro del 2021 (+36%) e per una stanza privata si arriva persino ai 620 euro rispetto ai 440 euro del 2021 (+41%). Non va molto meglio nel resto della Penisola: a Roma i prezzi dei bilocali lievitano del +33%, passando dai 1,340 euro del 2021 ai 1,800 euro del 2022, per le stanze private si spendono invece 500 euro, sensibilmente più dell’anno scorso, mentre i monolocali nella Capitale toccano la cifra tonda di 760 euro. C’è poi Firenze, dove il costo dei bilocali schizza da 1,000 euro a 1,400 euro in un anno (+40%) e quello dei monolocali da 630 euro a 845 euro (+34%). Il costo delle stanze private si alza invece leggermente a 500 euro (+11%). Chiude la classifica italiana Torino, che rileva le oscillazioni di prezzo più modeste rispetto al 2021: 815 euro per un bilocale rispetto agli 800 euro del 2021 (+1,8%), 450 euro invece che 420 euro per una stanza privata (+7%) e 550 euro invariati per un monolocale invertono la vertiginosa tendenza italiana.
La situazione nel resto d’Europa
La ripresa del turismo è sicuramente tra i motivi di questo incremento nel mercato degli affitti, oltre al fatto che nel secondo trimestre del 2021 i prezzi erano ancora affetti dall’effetto della pandemia. Dall’abolizione delle restrizioni di viaggio in poi, abbiamo assistito a un cospicuo aumento della domanda di affitti a breve termine. Con i mercati immobiliari in Europa già in tensione, questo fattore ha ulteriormente amplificato il problema. In molte città, infatti, si verifica un importante squilibrio tra domanda e offerta, ed è quasi impossibile trovare affitti accessibili e a buon mercato.
FONTE: Comunicato stampa HousingAnywhere