Operatori spesso impossibilitati ad eseguire gli interventi in condizioni di sicurezza. Installazioni o manutenzioni sospese, rinviate. Tra i settori messi in ginocchio dall’emergenza Coronavirus c’è quello delle rinnovabili. Di qui la lettera inviata da FREE, (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) a Roberto Moneta, amministratore delegato del GSE ed avente ad oggetto gli incentivi alle rinnovabili.
Ne riportiamo un estratto.
La dichiarazione dello stato di emergenza, proclamato con la Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 (Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili), ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. c) del D.lgs n. 1 del 2018 (Codice della Protezione civile) dichiara che è in atto il tipo di evento emergenziale più grave tra quelli previsti dalla normativa sulla protezione civile: la lett. c) si riferisce infatti alle «emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo che in ragione della loro intensità o estensione debbono, con immediatezza d’intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo ai sensi dell’articolo 24» (Deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale – Articolo 5 legge 225/1992; Articoli 107 e 108 decreto legislativo 112/1998; Articolo 5-bis, comma 5, decreto-legge 343/2001, conv. Legge 401/2001; Articolo 16 decreto-legge 90/2008, conv. legge 123/2008; Articolo 1, comma 422, legge 147/2013).
A seguito di questa prima disposizione, sono state emanati successivi Decreti Legge e DPCM che hanno fortemente limitato sia la possibilità di spostamento, sia la possibilità di reperire consumabili, materiali e componenti di ricambio e determinato l’oggettiva difficoltà nel mantenere la distanzia minima negli ambienti di lavoro durante le operazioni di gestione, conduzione, ordinaria e straordinaria manutenzione.
Di conseguenza, in merito alla tematica appena rappresentata stiamo già ricevendo segnalazioni dagli operatori nel settore delle rinnovabili, preoccupati di dover fare interventi sugli impianti, che potrebbero mettere a rischio la salute degli addetti.
Poiché ad oggi non è possibile prevedere la durata della pandemia e la ripresa della normale attività lavorativa, con la presente il Coordinamento FREE, (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) che raccoglie attualmente, in qualità di Soci, 24 Associazioni in toto o in parte attive in tali settori, oltre ad un ampio ventaglio di Enti e Associazioni che hanno chiesto di aderire come aderenti ed è pertanto la più grande Associazione del settore presente in Italia, Le chiede di conoscere quali siano le modalità, le tempistiche e le procedure per l’applicazione delle domande, da parte di operatori delle rinnovabili, per l’erogazione delle incentivazioni ai sensi del DM 18/12/2008, sino alla normale ripresa delle attività lavorative.