Secondo gli studi sul fenomeno degli incidenti domestici, incrociando i dati Istat e Siniaca, il Sistema informativo nazionale sugli incidenti in ambiente di civile abitazione, emerge un quadro piuttosto chiaro: in testa alla lista nera degli ambienti di casa per pericolosità c’è la cucina, dove si verifica il 36% degli incidenti domestici.
Altri luoghi domestici dove avvengono con maggior frequenza gli incidenti sono: camera da letto 14%; soggiorno 12%; scale 8%; bagno 8% (specialmente a causa di superfici bagnate, e quindi scivolose, dei sanitari o mentre si entra o si esce dalla vasca o dalla doccia); pertinenze esterne della casa (giardino, cortile, ecc.) 6%.
Anche la tipologia dei pavimenti e degli arredi comporta un aumento o una diminuzione del rischio. La presenza di tappeti, per esempio, fa aumentare il rischio di scivolare.
La casa dovrebbe essere concepita per lasciare sempre spazi sufficientemente ampi. Il passaggio dovrebbe essere sempre libero, senza ostacoli o mobili ingombranti che intralciano il cammino. Soprattutto alcune stanze, come bagno e cucina, dovrebbero essere progettate tenendo conto dei movimenti necessari per svolgere le principali funzioni proprie di quell’ambiente in sicurezza.
In cucina non dovrebbero esserci ostacoli tra il fornello e il tavolo, per evitare di dover superare barriere mentre si trasporta qualcosa di bollente. Anche in bagno è importante avere spazio tra i sanitari.
La guida del Ministero sconsiglia di progettare la casa con pavimenti irregolari, con dislivelli (soppalchi o gradini) o con fughe larghe. Allo stesso modo è consigliato di evitare le cere sui marmi, che possono rendere i pavimenti eccessivamente scivolosi.
Oltre a rispettare le regole di pedata e alzata, le scale dovrebbero essere sempre fornite di ringhiera e parapetto. Seguendo le regole di sicurezza bisognerebbe applicare una striscia antiscivolo sul bordo di ogni gradino. Se ci sono bambini in casa si dovrebbe provvedere a installare un cancelletto che impedisca l’accesso alle scale.