L’Istat rivede la stima dell’inflazione sul carrello spesa aprile, che si attesta al +5,7%.
I prezzi alimentari e per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, ad aprile 2022 sono aumentati su base annua del 5,7% a fronte del 5% registrato a marzo. Lo rileva l’Istat rivedendo al ribasso le stime preliminari (+6%).
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +5,2% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo. Su base annua rallentano i prezzi dei beni (da +9,8% a +8,7%), mentre accelerano quelli dei servizi (da +1,8% a +2,1%); si riduce quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,0 punti percentuali di marzo a -6,6). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano (da +5,0% a +5,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano (da +6,5% a +5,8%).
Il lieve calo congiunturale dell’indice generale è dovuto ai prezzi degli Energetici regolamentati (-12,5%) e, in misura minore, di quelli non regolamentati (-3,9%), la cui diminuzione è in parte compensata dalla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8%), degli Alimentari lavorati (+1,6%), degli Alimentari non lavorati (+0,8%) e dei Beni non durevoli (+0,6%).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento su base mensile dello 0,4% e del 6,3% su base annua (da +6,8% nel mese precedente); la stima preliminare era +6,6%. L’aumento congiunturale dell’IPCA, a differenza del lieve calo registrato dal NIC, è spiegato dalla fine dei saldi stagionali prolungatisi in parte anche a marzo e di cui il NIC non tiene conto.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento del 5,8% su base annua. “La stima definitiva di aprile – commenta l’Istat – accentua il rallentamento dell’inflazione registrato dai dati preliminari. Tale dinamica è imputabile per lo più all’inclusione del bonus energia (elettricità e gas) nel calcolo degli indici dei prezzi al consumo, resa possibile dalla disponibilità di stime sulla platea dei beneficiari (estesa dal primo aprile fino a comprendere circa 5 milioni di famiglie, 3 per il bonus elettricità e 2 per il bonus gas, con valenza retroattiva dal primo gennaio 2022). Le tensioni inflazionistiche continuano tuttavia a diffondersi ad altri comparti merceologici, quali i Beni durevoli e non durevoli, i Servizi relativi ai trasporti e gli Alimentari lavorati, con la crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” che si porta a +5,7%”.
FONTE: Agenzia Ansa