I dati pubblicati dall’INAIL forniscono il quadro degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nei primi sei mesi del 2024.
Le denunce di infortunio sono in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023, in calo invece rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia.
Da inizio anno, le denunce di infortunio mortale salgono a quota 469. Le denunce di infortunio ammontano invece a quasi 300.000. Registra un aumento rilevante la percentuale di infortuni in itinere, cioè che sono avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro.
Analisi dei dati
Nel mese di giugno evidenzia l’INAIL, il numero delle denunce di infortuni sul lavoro è in calo nei settori gestione Industria e servizi (0,7 per cento) e in agricoltura (0,2 per cento), mentre gli incrementi maggiori si hanno nella sanità e assistenza sociale (22,1 per cento), nel noleggio e servizi di supporto alle imprese (16,8 per cento), nelle costruzioni (14,7 per cento), nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (14,6 per cento), nel Trasporto e magazzinaggio (8,1 per cento) e nel commercio (8,0 per cento).
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale nel primo semestre 2024 raggiungono quota 469.
Un aumento rispetto alle 450 registrate nello stesso periodo del 2023 e del 2022. In calo, invece, rispetto al 2019.
L’incremento maggiore si registra nel settore gestione Industria e servizi e in agricoltura. Ad ogni modo, l’INAIL ricorda che i dati mensili sono provvisori e il loro confronto richiede cautela, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni mortali, soggetti all’effetto distorsivo di picchi occasionali e dei tempi di trattazione delle pratiche.
Le novità nel settore
In tema di sicurezza sul lavoro sono diverse le novità già operative e quelle in arrivo.
Dal 2 agosto sono operative le novità previste dalla DL con semplificazioni dei controlli per le imprese, mentre da ottobre partirà la nuova parente a crediti, che per il momento si applicherà solamente a imprese e professionisti che operano nei cantieri.
In particolare, dal 2 agosto è operativa la nuova diffida amministrativa, introdotta dal decreto legge con la semplificazione dei controlli per le imprese.
Si tratta dello strumento che permette di regolarizzare senza alcun costo le piccole violazioni.
Viene applicata, a meno che il fatto non costituisca reato, alle violazioni per le quali è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 5mila euro e nel caso di violazioni sanabili accertate per la prima volta nell’arco di 5 anni.
Pertanto, nel caso in cui gli ispettori accertino una violazione sanabile, compiuta per la prima volta nel quinquennio, questi potranno diffidare l’interessato, che dovrà regolarizzare entro il termine di 20 giorni, entro i quali non sarà applicata alcuna sanzione.
Sarà, invece, operativo dal 1° ottobre, ma solo per chi lavora nei cantieri temporanei o mobili, la nuova patente a crediti, il sistema di qualificazione a punti volto a migliorare la sicurezza di lavoratori e lavoratrici.
La patente avrà un punteggio base iniziale di 30 punti e le imprese o i professionisti potranno lavorare se ne possiedono almeno 15. Il punteggio può essere incrementato fino a 100.
I crediti a disposizione vengono decurtati in seguito a provvedimenti definitivi (sentenza passata in giudicato o ordinanza ingiunzione definitiva) e secondo le misure indicate nella tabella all’allegato 2-bis al decreto PNRR.
Da sottolineare poi la sospensione obbligatoria fino a 12 mesi nel caso in cui si verifichino infortuni mortali per colpa grave del datore di lavoro o suo delegato o dirigente.