Terna ha previsto interventi per 18 miliardi di euro in dieci anni per potenziare la rete di trasmissione dell’elettricità ed adeguarla alla produzione intermittente delle rinnovabili, evitando le congestioni di rete. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al question time alla Camera.
Le centrali a fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) in Italia si trovano soprattutto al sud, ma il consumo di energia è maggiore al nord. Questo crea intasamenti nella rete di trasporto, che portano anche alla dispersione della corrente. Inoltre, le fonti pulite non producono costantemente, hanno momenti di picco e momenti di stop (quando non ci sono sole e vento). Questo porta ulteriori congestioni alla rete di distribuzione.
Secondo Cingolani, Terna ha già avviato interventi in questi senso, che hanno portato a un miglioramento della situazione.
Dei nuovi interventi previsti, diversi saranno nel Mezzogiorno: sulle coste del Tirreno fino alla Sardegna e dell’Adriatico, fra il Beneventano e l’Avellinese, in Calabria, in Sicilia e in Puglia. Inoltre, sono previsti ulteriori investimenti sugli accumuli di energia (batterie e pompaggio di acqua nelle dighe), necessari per compensare le variazioni nella produzione delle rinnovabili. Gli investimenti avverranno sulla base della nuova normativa introdotta dal Dl 21 del 2021. Secondo Cingolani, Terna indicherà entro settembre i fabbisogni di ogni territorio.
Fonte: Agenzia Ansa