Carissimo Giorgio,
già dal titolo del tuo libro si denota l’originalità dei contenuti! Per prima cosa ti ringrazio del dono prezioso che mi hai fatto; c’è voluto un po’ di tempo ma, alla fine, l’ho letto praticamente tutto. Peccato che non sia ampiamente diffuso perché per molti amministratori sarebbe un’utile e preziosa guida.
Non solo per la tua lunga esperienza come amministratore di condominio ma, soprattutto, per i consigli che potresti dare in virtù appunto di tale esperienza, specialmente ai neofiti che vogliono intraprendere il mestiere di amministratore condominiale. Seppur vero, come tu scrivi, che il mestiere si impara praticando, la lettura attenta del tuo libro introduce il neofita o chi umilmente ritiene che c’è sempre qualcosa da imparare, ad una gestione pratica e ragionata basata su esperienza vissuta dell’amministrazione condominiale.
Quello che veramente mi ha impressionato è la tua dedizione, anzi direi il tuo amore per il tuo lavoro; si denota dai tuoi scritti che la passione ti divorava giorno per giorno, man mano che acquisivi esperienza! L’altra cosa che salta subito all’occhio del lettore, è che veramente nella tua lunga carriera ne hai combinate di tutti i colori! Ovviamente in senso buono, tanto che hai fatto scuola; ora capisco perché hai tutta la credibilità dei tuoi amici ed amministrati, perché non è possibile non ammirarti per la tua dedizione al lavoro e per le energie spese per raggiungere i traguardi che oggi ti compensano con soddisfazione.
Ci sono dei passi nel tuo libro che molti amministratori saccenti dovrebbero leggere e soprattutto meditare; uno per tutti quando dici che quando organizzavi le assemblee aspettavi sulla porta i tuoi amministrati per salutarli e dargli il benvenuto, invece di attenderli già da dietro la scrivania, senza neanche guardarli mentre entrano, come succede quasi sempre, creando una barriera tra i condomini e l’amministratore.
Altro incredibile suggerimento è come “assecondare” il condomino tuttologo e “nemico” dell’amministratore. Dopo averlo ascoltato in silenzio, ma dondolando la testa, quando non ne potete più, smantellate le sue favole con dati certi, invitandolo a documentarsi sul testo “Codice Civile”; non lo vedrete più in assemblea.
Con gli avvocati, se supererete il loro esame, avrete dei partigiani che vi difenderanno sempre.
Se non supererete l’esame, date le dimissioni, eviterete di essere bollati come professionisti “incapaci” e vi revocheranno il mandato.
Secondo me dovresti organizzare un tour in tutta Italia portando la tua esperienza a tutti gli amministratori che possano condividere la tua passione, così dimostrando che lavorare con passione e dedizione paga, almeno in dignità professionale.
A cura di: C.G.