Due le misure di particolare interesse per il comparto della casa contenute previste dall’iter di conversione in legge del decreto Milleproroghe, che ieri ha incassato il via libera dal Senato ed ora attenda l’ok definitivo da parte della Camera.
Affitti e cedolare secca. In primo luogo, i proprietari di alloggi non avranno più l’obbligo di indicare nel modello 730 gli estremi della registrazione del contratto di locazione a canone agevolato, né quello di effettuare la denuncia Ici per poter ottenere la cedolare secca con l’aliquota del 30% (sempre sugli affitti a canone concordato).
Iva su case efficienti. Termini allungati fino a fine 2017 per la detrazione del 50% dell’Iva sull’acquisto di case nuove efficienti (rientranti, cioè, nelle classi energetiche A e B). Analogamente ad altri, anche questo beneficio fiscale è ripartito in dieci quote costanti, a partire dall’anno in cui sono state sostenute le spese e per i nove periodi d’imposta successivi.
Il provvedimento ha suscitato l’apprezzamento da parte dell’Ance. Come rimarca il presidente dell’associazione dei costruttori, “Si tratta di un importante segnale di attenzione che va nella direzione di promuovere una politica delle costruzioni orientata al rinnovo urbano con edifici di qualità. La detrazione al 50% dell’Iva è uno degli strumenti più efficaci pensati per stimolare il mercato residenziale e coniugare risparmio e rilancio economico. Con un minimo costo per l’Erario, infatti, la misura consente il raggiungimento di un duplice obiettivo: superare la disparità di trattamento tra chi compra case energivore da privati rispetto a chi si rivolge al nuovo e riqualificato in chiave green, e indirizzare la domanda verso un mercato immobiliare di qualità, che favorisca il risparmio sulla bolletta energetica nazionale. È un primo passo nella direzione della rigenerazione urbana”.