Si chiama “Sicuro gas” ed и la guida all’impiego in sicurezza del gas domestico (e dei relativi impianti) approntata da Cig (Comitato italiano gas), Assogasliquidi e Vigili del Fuoco. Ecco una sintesi dei contenuti salienti.
TIPI DI GAS DISTRIBUITI IN ITALIA
In Italia si distribuiscono sostanzialmente due tipi di gas, entrambi privi di componenti tossici:
* Il gas naturale, comunemente definito “metano”, che dai giacimenti di estrazione arriva direttamente alle nostre case attraverso un sistema di trasporto primario e reti di distribuzione;
* Il Gpl (gas di petrolio liquefatto), proveniente dagli stessi giacimenti di estrazione del metano e/o dalla distillazione del petrolio greggio, e che viene generalmente commercializzato in bombole o in piccoli serbatoi. In alcuni comuni e/o frazioni, nelle quali non и disponibile il gas naturale, il Gpl viene distribuito anche mediante piccole reti canalizzate.
LE PRECAUZIONI DA OSSERVARE
Il fatto che siano distribuiti gas combustibili tra loro diversi per le loro caratteristiche chimico-fisiche, impone di osservare una serie di precauzioni. In particolare:
* Prima di acquistare ed installare, apparecchi a gas, и necessario accertare che gli apparecchi stessi siano idonei a funzionare nel posto dove si intende utilizzarli;
* Gli apparecchi non idonei ad utilizzare il gas distribuito nella zona devono essere sottoposti ad operazioni di conversione/trasformazione al fine di evitare malfunzionamenti che potrebbero pregiudicare la sicurezza. Le conversioni devono essere effettuate esclusivamente da operatori specializzati e/o centri di assistenza tecnica;
* I dispositivi di sicurezza, controllo e regolazione, che fanno parte di un apparecchio, non devono essere modificati.
L’ABITUDINE ALLA SICUREZZA
Quando si parla di gas ci sono anche precisi obblighi da rispettare. La salvaguardia della sicurezza, infatti, impone i seguenti obblighi a tutti gli interessati:
* l’impianto di adduzione del gas combustibile deve essere eseguito a “Regola dell’arte”, nel rispetto di quanto previsto dalle Leggi;
* gli apparecchi di utilizzazione (caldaie, scaldacqua, cucine, ecc.) devono anch’essi rispondere ai requisiti di fabbricazione previsti dalla Legge;
* la manutenzione degli apparecchi deve essere eseguita conformemente alle disposizioni e alle normative vigenti.
LA MARCATURA DEGLI APPARECCHI
La direttiva comunitaria 2009/142/CE prescrive che gli apparecchi a gas siano conformi alle prescrizioni della direttiva stessa. La conformitа puт essere ottenuta mediante l’applicazione delle norme europee “armonizzate”. Per ottenere il diritto ad apporre la marcatura CE, i fabbricanti debbono conformarsi ai requisiti di sicurezza imposti dalla direttiva stessa.
I REQUISITI ESSENZIALI PER LA SICUREZZA
Quali sono i “requisiti essenziali” a cui gli utenti devono fare riferimento per salvaguardare la sicurezza? I principali sono:
* Ventilazione. I locali dove sono installati apparecchi di utilizzazione che prelevano aria comburente dai medesimi locali devono essere adeguatamente ventilati al fine di far affluire l’aria necessaria per la combustione.
* Aerazione. И definita come il ricambio dell’aria necessaria sia per lo smaltimento dei prodotti della combustione sia per evitare miscele con un tenore pericoloso di gas non combusti. I locali si intendono “aerati” in presenza di “aperture permanenti” o “condotti” comunicanti direttamente con l’ambiente esterno, mentre si intendono “aerabili” i locali provvisti di finestre o porte-finestre apribili e direttamente comunicanti con l’ambiente esterno.
* Evacuazione prodotti della combustione. Gli apparecchi che devono evacuare i fumi prodotti dalla combustione all’esterno dei locali di installazione, devono essere raccordati a sistemi di scarico come camini, canne fumarie, ecc., di cui si deve, periodicamente, verificare l’efficienza.
• Dispositivi di sorveglianza di fiamma. Tutti gli apparecchi devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento.
• Tenuta degli impianti. Gli impianti di adduzione del gas combustibile devono essere a tenuta (non ci devono essere perdite di gas).
• Rivelatori di gas. Questi dispositivi non sono obbligatori. Il loro eventuale impiego puт tuttavia contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas nonchй, talvolta, di intercettazione del gas stesso. Il loro impiego non esonera comunque dal rispetto di tutti i requisiti prescritti dalla legislazione e dalle normative pertinenti.
LE BUONE ABITUDINI
Alcune azioni, se acquisite come comportamento quotidiano, sono buone abitudini che migliorano la sicurezza:
* Chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso della tubazione di alimentazione del gas nei locali di abitazione o quella della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi. Questa operazione va sempre eseguita in caso di assenza da casa, anche se di breve durata;
* Per accendere un bruciatore del piano di cottura и consigliata la procedura seguente:
1) accendere il fiammifero;
2) accostare il fiammifero acceso al bruciatore;
3) aprire il rubinetto del gas.
Se, infatti, si apre il rubinetto prima di aver acceso il fiammifero и possibile che, in caso di distrazione (es. squilla il telefono o suonano alla porta), il rubinetto rimanga aperto rilasciando gas nell’ambiente e procurando seri rischi di esplosione.
* Non allontanarsi dalla cucina lasciando incustoditi i cibi in cottura sul fuoco.
* Evitare di riempire troppo le pentole. La fuoriuscita di liquidi in ebollizione, infatti, puт causare lo spegnimento della fiamma ed originare gravi incidenti.
CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI
Per garantire la sicurezza, gli apparecchi alimentati a gas devono essere periodicamente sottoposti a regolare manutenzione, da parte di un soggetto in possesso dei requisiti tecnico-professionali previsti dalla legge, secondo quanto disposto dalle istruzioni per l’uso e la manutenzione elaborate per l’utente.
Il DPR n.74 del 2013 precisa che le operazioni di manutenzione ordinaria della caldaia devono essere eseguite da ditte abilitate, in conformitа alle prescrizioni e con la periodicitа contenuta nelle istruzioni tecniche fornite dalla ditta che ha installato l’impianto. In occasione degli interventi di controllo ed eventuali manutenzioni, si effettua anche il controllo di efficienza energetica che deve essere effettuato con la periodicitа stabilita dalle disposizioni nazionali e/o regionali/provinciali. La corretta conduzione (come prevista dalle istruzioni d’uso e manutenzione) consente di:
* mantenere efficiente l’apparecchio;
* ottenere risparmi significativi sui consumi di combustibile;
* contribuire a tenere pulito l’ambiente riducendo le emissioni inquinanti.
INSTALLAZIONE IMPIANTO E DICHIARAZIONE DI CONFORMITА
Per qualsiasi intervento di installazione, modifica, ampliamento e manutenzione di impianti a gas nonchй per l’installazione e la manutenzione di apparecchi bisogna rivolgersi unicamente a soggetti in possesso dei requisiti tecnico-professionali previsti dalla legge.
Il Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n.37, che riordina le disposizioni in materia di installazione degli impianti all’interno degli edifici, prescrive che l’installazione, l’ampliamento, la trasformazione e la manutenzione degli impianti a gas a valle dei contatori siano eseguite esclusivamente da operatori abilitati, in possesso dei requisiti tecnico-professionali, certificati da un “certificato di riconoscimento” rilasciato dalle Camere di Commercio o dalle Commissioni Provinciali per l’Artigianato. Lo stesso Decreto prescrive, inoltre, che al termine dei lavori il soggetto rilasci una “dichiarazione di conformitа” per attestare che l’impianto и stato realizzato a regola d’arte.
Prima di procedere all’installazione dell’impianto, il soggetto deve verificare se sono rispettati i requisiti di sicurezza relativi alla ventilazione, all’aerazione, all’evacuazione dei prodotti della combustione. La verifica deve tenere in conto la tipologia di apparecchi che dovranno essere installati, che possono appartenere a tre principali tipologie costruttive:
Tipo A: apparecchi di portata termica limitata, caratterizzati dal fatto che prelevano l’aria, necessaria alla combustione, direttamente nel locale dove sono installati ed evacuano i prodotti della combustione direttamente nello stesso ambiente.
Tipo B: apparecchi cosiddetti “a camera di combustione aperta”. Prelevano l’aria, necessaria alla combustione, direttamente nel locale dove sono installati ma devono essere raccordati, mediante canali da fumo, a sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione (camini, canne fumarie, ecc.).
Tipo C: apparecchi cosiddetti “stagni”, con circuito di combustione “a tenuta” rispetto al locale d’installazione. Infatti, prelevano l’aria, necessaria per la combustione, direttamente dall’esterno ed evacuano i prodotti della combustione direttamente all’esterno mediante appositi condotti di adduzione aria-espulsione fumi.
Gli apparecchi di tipo “A” e di tipo “B” non possono essere installati in locali adibiti a camera da letto, bagno/doccia, monolocali. Gli apparecchi di tipo A, inoltre, non possono essere installati nei locali di volume minore di 1,5 metri cubi per ogni kW di portata termica installata e, comunque, minore di 12 metri cubi.
I divieti e i limiti di impiego sono d’obbligo per tutti gli apparecchi descritti che, durante il loro funzionamento, prelevano ossigeno, necessario affinchй la combustione avvenga in modo corretto, direttamente dall’aria dell’ambiente in cui sono installati.
“La combustione in carenza di ossigeno genera monossido di carbonio, gas inodore e incolore, fortemente tossico anche a basse concentrazioni”. Per questo motivo i locali d’installazione degli apparecchi di tipo A e di tipo B devono essere permanentemente ventilati mediante aperture di ventilazione, di superficie pari a 6 cmq per kW installato, con un minimo di 100 cmq, o mediante condotti di ventilazione.
Nel caso di installazione di apparecchi di tipo “A” sono necessarie due aperture di almeno 100 cmq ciascuna; la prima, collocata in prossimitа del pavimento, per favorire l’ingresso di aria; la seconda, ubicata nella parte alta della parete, per consentire di evacuare all’esterno i prodotti della combustione.
Gli apparecchi di tipo “C”, con circuito di combustione stagno, non avendo necessitа di prelevare l’aria dal locale d’installazione, non necessitano di aperture permanenti di ventilazione. Osservate le prescrizioni di legge, e rispettate le norme di riferimento applicabili, il soggetto provvede alle verifiche di funzionalitа e rilascia la dichiarazione di conformitа.
TUBAZIONI DELL’IMPIANTO INTERNO DEL GAS E MISURATORE
Le tubazioni dell’impianto gas, che costituiscono la parte fissa dell’impianto interno, possono essere di materiali diversi. Quelli tradizionali sono generalmente realizzati con tubi di acciaio o di rame. Per i soli tratti di tubazione interrata (per l’attraversamento di cortili, giardini, ecc.), и consentito anche l’utilizzo di tubi in polietilene.
In linea generale le tubazioni possono essere collocate in vista, sotto traccia ed interrate. Nella posa delle tubazioni и vietato l’utilizzo di gesso o materiali similari.
Le tubazioni metalliche che costituiscono l’impianto di adduzione del gas non devono essere utilizzate come messa a terra di apparecchi elettrici. Le tubazioni in vista non devono essere utilizzate in modo improprio (per appendervi panni o quant’altro). Le tubazioni sotto traccia devono essere opportunamente segnalate, per evitare possibili danneggiamenti (es. forature causate da trapani) successivamente alla loro posa.
In mancanza di segnalazione, prima di forare un muro, и bene dotarsi di uno strumento in grado di rivelare la presenza di metalli. Le norme specifiche riportano, comunque, indicazioni dettagliate sul tipo e sulle caratteristiche dei componenti e dei materiali da impiegare per la realizzazione degli impianti. Gli apparecchi fissi e quelli ad incasso devono essere collegati all’impianto con un tubo metallico rigido e/o flessibile e raccordi idonei, oppure con un idoneo tubo flessibile non metallico.
Gli apparecchi mobili, non da incasso, possono essere invece collegati all’impianto del gas esclusivamente con un idoneo tubo flessibile non metallico (generalmente in gomma). Questo rappresenta un componente importante per la sicurezza, dato che il tubo di gomma non deve essere sottoposto a sforzi nй collocato in posizioni che possano provocare deformazioni, rotture o surriscaldamento, e deve essere periodicamente sostituito.
Il misuratore del gas (contatore), analogamente alle tubazioni di adduzione, non deve essere utilizzato in modo improprio (es. per appoggiarvi oggetti vari) e deve essere protetto da urti e contatti accidentali.
PRECAUZIONI SPECIFICHE: IL GAS NATURALE
Per “gas naturale” si intende una miscela di idrocarburi, composta principalmente da metano e in misura minore da etano, propano e idrocarburi superiori. Puт contenere anche alcuni gas inerti tra cui l’azoto e l’anidride carbonica. И un gas incolore, inodore e non tossico. И composto da carbonio e idrogeno e la sua formula chimica и CH4.
Il gas naturale ha un peso specifico di circa 0,55 kg/mc, inferiore a quello dell’aria e ha pertanto una naturale tendenza a salire verso l’alto (gas leggero). Tale elemento deve essere ben considerato ai fini della sicurezza, specialmente nelle problematiche di aerazione e ventilazione dei locali in cui sono installati gli apparecchi di utilizzazione.
Le prescrizioni per gli impianti ad uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione a gas naturale e GPL sono contenute nella norma UNI-CIG 7129.
PRECAUZIONI SPECIFICHE: IL GPL
Con la sigla GPL si intendono gli idrocarburi e le loro miscele facilmente liquefacibili sotto determinate pressioni e a temperatura ambiente. Pertanto il GPL puт essere stoccato e trasportato allo stato liquido con mezzi e contenitori relativamente leggeri. Dal punto di vista merceologico il GPL и una miscela di propano e butano.
Evaporazione. Il GPL и normalmente contenuto nei recipienti allo stato liquido. In una bombola piena, i 3?4 del volume interno (parte inferiore), и occupato da GPL liquido ed 1?4 (parte superiore) da GPL gassoso. All’apertura del rubinetto, una parte del GPL allo stato liquido evapora assorbendo calore attraverso le pareti metalliche del recipiente a contatto con il liquido. Una bombola in esercizio perciт si raffredda. Se il prelievo del gas supera le possibilitа di erogazione della bombola, l’umiditа dell’atmosfera puт anche condensare sulle pareti della bombola stessa (in corrispondenza della fase liquida) e addirittura brinare.
Dato che l’utilizzazione del GPL deve avvenire allo stato gassoso, и dunque necessario installare la bombola sempre in posizione verticale, con la valvola in alto.
Peso specifico e densitа. Il GPL allo stato gassoso ha un peso specifico di circa 2 kg/m3. La sua densitа и quindi molto maggiore di quella dell’aria e pertanto и considerato un “gas pesante”. Conseguentemente, in caso di rilascio in atmosfera (ad esempio in conseguenza di una perdita) tende a ristagnare nella parte bassa dell’ambiente contrariamente a quanto accade con il gas naturale che, piщ leggero dell’aria, tende a salire verso l’alto.
INFIAMMABILITА
I gas combustibili miscelati con l’aria in determinate proporzioni (n.d.r.: per il GPL dal 2% al 10% circa di gas nell’aria, e per il gas naturale dal 5% al 15% circa di gas nell’aria), formano una miscela infiammabile che si accende istantaneamente se innescata anche con una semplice scintilla (quella, ad esempio, di un interruttore elettrico), o con una fiamma (quella di un fiammifero o di un fornello), ovvero in presenza della resistenza accesa di una stufetta elettrica o della brace di una sigaretta.
PRECAUZIONI
I gas combustibili in genere non sono tossici, sono tuttavia asfissianti ad elevate concentrazioni, per cui и bene evitare di respirarli. Il GPL allo stato liquido, inoltre, a causa della sua rapida evaporazione, se viene a contatto con la pelle o con gli occhi puт provocare lesioni simili ad ustioni. И quindi indispensabile evitarne il contatto.
ISTRUZIONI PER L’UTENTE DI GPL IN BOMBOLE
Ai fini della sicurezza и necessario anche che l’utente di GPL in bombole osservi puntualmente le seguenti istruzioni:
1) La bombola puт essere installata all’aperto o all’interno di un locale, ma non in camera da letto, bagno, doccia, servizio igienico, box, autorimesse e simili;
2) La bombola non deve essere collocata a livello piщ basso del suolo (piano di campagna) o in locali non aerati, oppure in prossimitа di aperture comunicanti con locali posti a livello inferiore o materiali combustibili o impianti elettrici;
3) L’installazione di bombole singole all’interno di locali и soggetta alle limitazioni seguenti:
* in locali di cubatura fino a 10 mc и esclusa l’installazione di bombole;
* in locali di cubatura oltre 10 mc e fino a 20 mc si puт installare una sola bombola di capacitа non maggiore di 15 kg;
* in locali di cubatura oltre 20 m3 e fino a 50 mc si possono installare fino a 2 bombole singole, per capacitа complessiva non maggiore di 20 kg;
* in locali di cubatura oltre 50 m3 si possono installare fino a 2 bombole singole, per una capacitа complessiva non maggiore di 30 kg;
* la capacitа complessiva delle bombole installate all’interno di un’abitazione non deve comunque essere maggiore di 40 kg;
4) la bombola deve essere posizionata in verticale con rubinetto/valvola in alto;
5) la bombola non deve essere capovolta o inclinata e non deve essere collocata in equilibrio instabile;
6) la bombola e il tubo flessibile non devono essere esposti a fonti di calore;
7) la sostituzione di una bombola non deve essere eseguita in presenza di fiamme, braci o apparecchi elettrici in funzione. Prima di procedere alla sostituzione, assicurarsi che il rubinetto della bombola da sostituire e quello della bombola piena siano ben chiusi. Per le bombole con valvola automatica non и necessario tale controllo;
8) la guarnizione fra il rubinetto e il regolatore deve essere cambiata ad ogni sostituzione della bombola. Per le bombole con valvola deve esserne verificata la presenza;
9) il tubo flessibile di gomma, di lunghezza non minore di 0,4 m e non superiore a 2 m, deve essere di conforme per GPL, marcato UNI 7140, deve essere controllato frequentemente, non deve presentare strozzature e stiramenti. Va fissato al portagomma con fascetta di sicurezza e deve essere sostituito entro la data stampigliata sul tubo stesso;
10) gli apparecchi fissi e ad incasso non possono essere collegati direttamente alla bombola ma devono essere collegati mediante impianto fisso con tubo flessibile metallico;
11) dopo ogni sostituzione della bombola, deve essere eseguita la prova di tenuta degli allacciamenti con acqua saponata (mai con fiamma), prima di provare l’accensione degli apparecchi;
12) qualora si avverta odore di gas, deve essere chiusa l’erogazione (rubinetto della bombola – per le bombole munite di valvola agire sulla apposita leva del regolatore), ventilare bene l’ambiente tenendo presente che il GPL и piщ pesante dell’aria e si diffonde rasente al suolo, far controllare l’impianto da personale qualificato;
13) dopo ogni utilizzazione deve essere chiuso il rubinetto o la valvola, senza forzarli;
14) nei locali dove sono installati bombole e apparecchi a gas deve essere assicurata l’aerazione tramite adeguate aperture. Le apparecchiature dotate di tubo di scarico devono essere collegate a canna fumaria;
15) le bombole non collegate devono essere restituite al rivenditore;
16) le prescrizioni per impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione sono contenute della norma UNI-CIG 7131. In caso di dubbio deve essere consultato personale qualificato;
17) i bambini devono essere tenuti lontano sia dalle bombole, sia dagli apparecchi utilizzatori.
18) и estremamente pericoloso e per questo severamente vietato dalla legge riempire le bombole dai distributori di GPL per auto Solo gli stabilimenti autorizzati possono riempire le bombole. Il riempimento abusivo и punito con l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie che si applicano sia a chi ha effettuato il riempimento sia all’utente che lo ha autorizzato.
COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA
In caso di perdita di gas: se si individua una perdita di gas dalla bombola o dal suo rubinetto o dalla sua valvola e non si и in grado di eliminarla chiudendo il rubinetto o la leva del regolatore, nel caso di bombola con valvola, ci si deve comportare – a seconda dei casi – nei modi seguenti:
* Se la perdita и di un certo rilievo si deve trasportare la bombola con tutte le precauzioni del caso, in luogo aperto quanto piщ possibile lontano da edifici, strade, ecc.. In detto luogo, avendo cura che nessuno si avvicini alla bombola, si deve lasciare che il gas fuoriesca dalla bombola fino ad esaurimento. La bombola non va nй inclinata nй rovesciata;
• Se la perdita non и rilevante, si deve evitare che si producano accumuli di gas all’interno dei locali e si deve provvedere, comunque, all’immediata sostituzione della bombola.
In ogni caso: chiudere la valvola o il rubinetto centrali.
In caso di incendio: se il gas che fuoriesce dalla bombola prende fuoco, si deve rapidamente tentare di bloccarne la fuga, chiudendo il rubinetto o la leva del regolatore nel caso di bombola con valvola. И bene proteggersi la mano ed il braccio avvolgendoli con un indumento o panno in cotone, bagnato. In caso di impossibilitа, si deve evitare il surriscaldamento della bombola, che potrebbe comportarne lo scoppio. Pertanto, se si и in grado di farlo, si deve irrorare la bombola con abbondante getto d’acqua e ciт fino ad esaurimento del gas in essa contenuto, tale operazione potrebbe essere molto lunga. Anche in questo caso la bombola non deve essere inclinata o rovesciata.
GPL IN PICCOLI SERBATOI: ISTRUZIONI PER L’UTENTE
Questo tipo di installazione consiste generalmente in un piccolo serbatoio fisso, interrato, ricoperto o fuori terra. Ogni impianto и dotato di dispositivi, equipaggiamenti e condotte adatti per alimentare in sicurezza le apparecchiature di utilizzo collegate e per consentire i controlli d’esercizio. La realizzazione di questi impianti, la loro manutenzione ed il rifornimento sono operazioni affidate alle societа distributrici e ad aziende che, per tali attivitа, impiegano personale specializzato e qualificato.
Situazioni di rischio potrebbero tuttavia determinarsi per conduzione inadeguata oppure per scarsa attenzione alle buone pratiche di utilizzo. И pertanto indispensabile che ogni utente, consapevole delle responsabilitа che gli competono, sia informato sulle norme d’esercizio e sulle precauzioni da adottare per evitare situazioni di rischio o per gestire eventuali emergenze. A favore della sicurezza и utile una migliore conoscenza dei piccoli serbatoi installati presso gli utenti, ed и bene sapere che essi sono dotati dei seguenti accessori:
a) indicatore di livello del liquido a segnalazione continua, che fornisce la percentuale volumetrica di riempimento del serbatoio. Sul quadrante и indicato, con segno rosso, il livello massimo consentito;
b) manometro per la rilevazione della pressione massima di esercizio consentita. Una volta raggiunta questa pressione entra in funzione la valvola di sicurezza.
Ogni deposito и corredato di istruzioni di sicurezza per l’utente, applicate sul coperchio del pozzetto o in prossimitа del serbatoio. Per i depositi maggiori di 0,3 mc e fino a 5 mc devono essere disponibili due estintori a polvere chimica almeno da 4 kg cadauno, adatti per fuochi di classe 89 B-C, conformi alle norme vigenti. Il deposito deve essere installato conformemente alle disposizioni di Prevenzione Incendi.
Il deposito и soggetto a segnalazione certificata di inizio attivitа (SCIA) ed a controllo a campione da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
MANTENERE L’IMPIANTO IN SICUREZZA
Per un impiego del gas corretto e sicuro, и necessario che l’utente di serbatoi di GPL si attenga a queste istruzioni:
• il serbatoio, le valvole e i regolatori di pressione non devono essere manomessi e non devono subire urti accidentali o interventi che ne possano compromettere la funzionalitа e la sicurezza;
• deve essere escluso qualunque intervento di personale non autorizzato e non devono essere manomessi i sigilli applicati;
• l’impianto non deve essere modificato se non da personale titolato a farlo;
• nell’area dove viene utilizzato il serbatoio non si devono tenere sostanze o oggetti combustibili come carta, stracci, legnami, vernici, ecc.
• i serbatoi fuori terra devono essere contornati da un’area, avente ampiezza non minore di 5 m,
completamente sgombra e priva di vegetazione che possa costituire pericolo di incendio.
• una volta terminato l’uso del gas, tutti i rubinetti degli apparecchi utilizzatori devono essere chiusi. In caso di inattivitа prolungata, deve essere chiusa anche la valvola di intercettazione sulla tubazione in uscita dal serbatoio;
• se l’erogazione del gas diminuisce e il GPL nel serbatoio и ancora al livello ottimale, (al di sopra del 20%), l’utente deve chiedere l’intervento di personale qualificato.
LE LEGGI E LE NORME TECNICHE
L’utilizzo dei gas combustibili in Italia и regolato dalle seguenti leggi:
1) Legge 6 dicembre 1971 n. 1083 – “Norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile”;
2) Decreto 22 gennaio 2008, n. 37 – Regolamento recante il riordino delle disposizioni in materia di attivitа di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
Queste leggi prevedono che gli impianti siano realizzati secondo “regola di buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza” (Regola dell’arte) ed indicano nelle norme CEI ed UNI (UNI per il gas) gli strumenti adeguati per conseguire l’obiettivo. In particolare gli impianti a gas, per usi domestici e similari, si considerano a regola d’arte se realizzati nel rispetto delle seguenti norme:
• UNI 7129 – “Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione”;
• UNI 7131 – “Impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione”.
Rispettare le prescrizioni della Legge 1083/71, del D.M. 22/01/2008 n. 37 e delle norme UNI nella realizzazione degli impianti interni и un buon punto di partenza per la salvaguardia della sicurezza personale e collettiva. Tuttavia un impianto, per essere mantenuto sicuro, necessita costantemente di un utilizzo idoneo e responsabile nonchй di corretta e adeguata manutenzione.