La Legge delega per la riforma fiscale (legge 111 del 9 agosto 2023) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 189 del 14 agosto 2023 ed è entrata in vigore lo scorso 29 agosto. Il Governo ha ora 24 mesi di tempo per adottare decreti legislativi per attuare quanto previsto dalla legge e rendere effettiva la riforma fiscale.
La legge delega affronta diversi aspetti che andranno ad incidere sulla vita dei contribuenti: dalla riforma dell’Irpef alle regole che cambieranno l’interpello, fino al complessivo riordino del sistema fiscale italiano.
La legge delega per la riforma fiscale
La legge delega si suddivide in 23 articoli compresi in cinque diversi Titoli che nello specifico prevedono:
– Titolo I: in questa parte sono comprese le linee generali della legge delega e il calendario in base al quale saranno realizzate. Prevede inoltre i criteri secondo i quali sarà riformato lo statuto del contribuente che si focalizza in modo particolare sulle regole del nuove interpello.
– Titolo II: la parte che si incentra in modo particolare sui tributi.
– Titolo III: in questa parte della legge delega ci si concentra sull’adempimento spontaneo e sulle sanzioni.
– Titolo IV si concentra sui principi sui quali si fonderà il riordino della normativa tributaria.
– Titolo V enuncia i criteri che porteranno alla riorganizzazione delle norme fiscali.
I dieci cambiamenti più significativi
– 1) Detassazione della tredicesima e degli straordinari
Una misura volta ad aumentare il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti con reddito più basso è la detassazione della tredicesima, degli straordinari e dei premi di produttività. Queste voci, fino a una certa soglia di reddito, non saranno più soggette a tassazione ordinaria ma sostitutiva (si è parlato del 15%).
– 2) Riforma dell’Irpef
Uno dei punti più importanti della riforma fiscale è la riduzione delle aliquote Irpef, sempre nel rispetto del principio di progressività sancito dalla Costituzione. Il primo passo dovrebbe essere quello di passare, nel progetto di transizione verso la flat tax, dalle attuali quattro aliquote e scaglioni, a tre scaglioni di reddito e tre aliquote Irpef già dal prossimo anno.
– 3) Versamenti degli autonomi
La legge delega per i versamenti dei lavoratori autonomi prevede la progressiva introduzione del cambiamento del carico fiscale fino ad arrivare ai versamenti mensili degli acconti e dei saldi. Questa formula potrebbe portare all’eliminazione del saldo di giugno e dell’acconto di novembre. Inoltre i lavoratori autonomi potranno rateizzare l’acconto di novembre.
– 4) Superbollo e multe
La riforma fiscale prevede il graduale superamento del superbollo nell’ottica del riordino delle tasse automobilistiche. Anche le multe (non solo per violazioni del codice della strada) dovrebbero cambiare, mediante addebito diretto in banca per pagare l’importo con una riduzione del dovuto.
– 5) Superamento dell Irap e novità per l’Ires
La delega fiscale prevede un graduale superamento dell’Irap, che potrebbe essere sostituita dal un’altra imposta calcata con le stesse regole dell’Ires. Quest’ultima, invece, è destinata ad essere ridotta sugli utili reinvestiti (anche per nuove assunzioni) o divisi per partecipazione dei dipendenti.
– 6) Revisione iva
L’Iva subirà una revisione, mediante la razionalizzazione del numero delle aliquote secondo i criteri stabiliti dall’Ue per cercare di omogeneizzare soprattutto i beni e i servizi primari.
– 7) Concordato biennale
Un passaggio importante della riforma fiscale riguarda il concordato biennale per partite Iva e piccole e medie imprese. Il Fisco, infatti, calcolerà le imposte dovute sui redditi per il biennio successivo. Ovviamente si tratta di una sorta di scommessa ma chi la accetta non riceverà contestazioni in caso di guadagni maggiori e avrà fin da subito la certezza degli importi che dovrà versare.
– 8) Nuove regole per i pignoramenti
Le intenzioni dell’esecutivo sono quelle di velocizzare il processo di riscossione e di superare il ruolo per arrivare ad ottenere le somme. Per questo motivo potrebbe cambiare anche il pignoramento.
– 9) Cedolare secca per gli esercenti
Il regime della cedolare secca potrà essere esteso anche per le locazioni di immobili non adibiti ad uso abitativo. Questo significa che potrà essere utilizzato anche qualora il conduttore sia chi esercita attività di impresa, arti o professioni o nel caso sia un esercente.
– 10) Riduzione delle sanzioni
Per quanto riguarda le sanzioni, quelle penali verranno alleggerite soprattutto se si è colpevoli di dichiarazioni infedeli. Infatti se il contribuente collabora e comunica preventivamente l’esistenza del rischio fiscale, non sarà soggetto al reato penale.