Con il definitivo via libera da parte del Senato, arrivato nella serata di ieri, il testo del ddl Stabilità è diventato legge a tutti gli effetti. Ecco una sintesi dei principali provvedimenti che riguardano, a vario titolo, il comparto della casa.
ADDIO TASI. La legge di Stabilità cancella la Tasi sull’abitazione principale: la misura interessa 19 milioni di italiani. Uno sconto che vale 3,7 miliardi; via la Tasi anche sui terreni agricoli e sconto d’imposta per i separati.
ACQUISTO DA COSTRUTTORI, AFFITTI CONCORDATI. Novità anche per l’acquisto di un’abitazione residenziale da un’impresa costruttrice: l’Iva pagata potrà essere scontata per il 50% dall’Irpef dell’acquirente, in 10 rate. Uno sconto del 25%, in favore del proprietario, arriva invece a chi dà in affitto l’immobile a canone concordato.
CASA, SI COMPERA IN LEASING. È una delle novità introdotte alla Camera. La prima casa si potrà acquistare in leasing. Si paga un “canone” e alla fine un valore di riscatto. Il leasing sarà agevolato per gli under35 con reddito sotto i 55mila euro. Per loro canone e riscatto ridotti.
CANONE RAI A 100 EURO: Scende a 100 euro il canone Rai, che si pagherà a rate con la bolletta della luce (ma i criteri devono essere fissati). Sale la platea degli over 75 esenti: non pagano se hanno non più di 8mila euro di reddito.
E-CONTROL PER RISCALDAMENTI. Lo sconto sarà del 65%, come il bonus energia, per chi acquista un sistema elettronico in grado di monitorare i consumi e controllare a distanza l’accensione di riscaldamenti, scalda-acqua e climatizzazione.
EDILIZIA. Confermata la proroga ai bonus energia e ristrutturazioni, che però torneranno al valore di base. Le detrazioni Irpef sulla riqualificazione energetica degli edifici rimane stabile al 65% ma terminerà sei mesi prima del previsto invece di scendere progressivamente. Lo stesso dicasi per i lavori in condominio, che potranno godere di un’agevolazione identica. Per gli interventi di recupero e ristrutturazione, la detrazione tornerà al 36% da inizio 2016.
FIGLI, IMU AL 50% CON “COMODATO”. Sarà possibile cancellare il 50% dell’Imu anche per la seconda casa data in “comodato” a figli o genitori, con due “paletti”: il comodato dovrà essere registrato e si dovrà possedere al massimo una prima casa oltre quella data al parente.
Proprio quest’ultima misura è letta in chiave particolarmente negativa dall’Uppi, che la considera come un mezzo passo indietro. Come rimarca l’associazione, infatti, “si è passati da esenzione totale, ad esclusione quasi totale, per arrivare, ora, alla detrazione del 50% ai fini Imu per le case date in uso gratuito ai figli, purché i genitori non abbiano più di una casa di abitazione (non di lusso) nello stesso Comune”.