Novità significative per la categoria dei geometri. È stato dato il via libera, da parte dell’Assemblea dei Presidenti degli ordini territoriali dei Geometri alla proposta del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che prevede un percorso triennale da svolgere dopo il diploma per formare la figura del supergeometra.
Durante un recente incontro il presidente del CNGeGL, Maurizio Savoncelli e il vice presidente, Antonio Benvenuti, hanno riepilogato le attività dell’ultimo periodo sul tema della riforma del percorso di accesso alla professione ed è emersa la volontà ad ultimare tutto entro il 2015.
La proposta
La proposta dei Geometri, avanzata già qualche mese fa, prevede la creazione di un corso professionalizzante post diploma, che ha valenza universitaria, rivolto soltanto agli studenti degli istituti tecnici “Costruzioni ambiente e territorio” (CAT), ossia i futuri geometri.
Il corso di studi si svolgerà all’interno dello stesso istituto che ha ospitato lo studente fino al diploma, in un ambiente già organizzato con aule, laboratori, docenti, personale Ata, con notevole risparmio in termini di tempo e denaro per gli studenti e le loro famiglie.
Inoltre il percorso abilitante, anche se si svolgerà negli istituti scolastici, sarà coordinato dall’Università e la “didattica sarà allineata alle direttive dell’Europa in materia”.
I vantaggi
Grazie a questa novità, i giovani avranno il vantaggio di essere altamente qualificati ed entrare nel mondo del lavoro già a 22 anni, in quanto il percorso prevede l’abilitazione diretta alla professione.
Il CNGeGL ha messo in evidenza che i nuovi “laureati” avranno un curriculum bloccato, ciò vuol dire che i piani di studi saranno scelti direttamente dal Consiglio nazionale geometri e le università non potranno presentare un piano di studi differenti da quello proposto dal CNGeGL.
Oltre a ciò, si risolveranno i problemi legati alla preparazione tecnico-scientifica scolastica,spesso lacunosa a causa del riordino dei cicli della scuola secondaria di secondo grado e della scarsa focalizzazione sulle competenze professionali di lauree triennali e di ITS.
Secondo Savoncelli, questo nuovo progetto darà una risposta anche alla crescente disoccupazione giovanile e “permetterà ai giovani geometri di completare il proprio percorso di studi con una specifica laurea triennale presso il proprio Istituto, a due passi da casa”.
Per il presidente dei geometri sarà “un’innovazione inedita in Italia, che rafforzerà la figura professionale del geometra nel quadro della più ampia concorrenza europea, e andrà incontro alle famiglie che non dovranno sostenere maggiori spese per sostenere i propri figli nelle città sedi delle principali università italiane”.