[A cura di: Domina – associazionedomina.it] Pubblicato il dossier Il lavoro domestico e l’emergenza Covid-19. Si tratta del dodicesimo volume della collana “Il valore del lavoro domestico”. Il testo, in questo caso, è stato tratto dal Rapporto annuale sul lavoro domestico 2020.
Data la pressante importanza dell’argomento e delle ricadute della pandemia sul settore, i dati sono stati pubblicati in anticipo. Lo studio restituisce un’immagine chiara in grado di legare insieme i diversi aspetti del fenomeno: economici, occupazionali, socio-culturali.
Il settore del lavoro domestico accusa molte difficoltà legate alla pandemia. “Queste difficoltà non sono state sostenute adeguatamente dagli interventi dello Stato”, commenta Lorenzo Gasparrini, segretario generale di DOMINA, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico. Posizione che viene sostenuta dai sindacati di settore, dalle altre organizzazioni datoriali e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Sono molti i temi trattati nel dossier “Il lavoro domestico e l’emergenza Covid-19”. Questo perché, purtroppo, sono tante le ricadute che la pandemia ha avuto sul settore. Nel testo vengono esaminate le difficoltà delle famiglie durante l’emergenza, le misure attivate a sostegno delle famiglie in Italia e il loro impatto, l’andamento del lavoro domestico regolare durante l’emergenza COVID-19. Un focus molto importante è stato dedicato alla sicurezza sul lavoro.
Nel Dossier non manca infine il richiamo alle mancate misure dei decreti denunciate da DOMINA e dalle altre firmatarie negli avvisi comuni. Il testo parte dai dati per promuovere una conoscenza approfondita dell’argomento. Tra gli obiettivi c’è quello di far prevalere un’interpretazione oggettiva dei fatti che possa aiutare a costruire strategie a tutela degli attori del settore e a riaprire e supportare tavoli di lavoro con le Istituzioni.
Sull’incidenza dei principali provvedimenti statali messi in atto, il dossier elabora i dati a livello regionale. Per quanto riguarda il bonus baby-sitter, la Regione con più richieste è stata la Lombardia (282mila), seguita da Veneto (161mila) e Lazio (132mila).
Sul bonus lavoratori domestici, il maggior numero di domande è stato presentato in Lombardia (56mila), e Lazio (40mila). Più staccate, Piemonte (23mila), Campania (21mila) ed Emilia Romagna (19mila). Gli importi maggiori si registrano in Lombardia (46 milioni) e Lazio (32 milioni). Mediamente, i beneficiari rappresentano il 25,8% dei lavoratori domestici, con punte in Calabria (41,1%), Sicilia (38,5%) e Campania (35,9%).
Le regioni in cui i lavoratori domestici hanno beneficiato meno dell’indennità sono Valle d’Aosta (14,8%), Friuli Venezia Giulia (17,2%), Trentino Alto Adige (18,5%) e Toscana (18,5%).