“Invece di inventare nuove forme per una domanda che non ha bisogno di
aiuti, il Governo e il Parlamento inizino a sostenere le famiglie che vivono in
affitto o cercano un appartamento in locazione”. A dichiararlo è il segretario
generale del Sunia, Daniele Barbieri, in relazione all’emendamento alla legge
di Stabilità approvato dalla commissione Bilancio della Camera, che fissa le
regole per l’avvio del leasing immobiliare, in base al quale l’intermediario
finanziario potrà acquistare l’immobile e l’utilizzatore vi pagherà un affitto,
potendo alla fine riscattare la casa.
Secondo Barbieri, “in questo Paese sul fronte abitativo sembra che gli
unici problemi siano quelli della tassazione e del sostegno all’acquisto,
ignorando quasi completamente il disagio più acuto, rappresentato dalle oltre
600.000 domande di casa popolare e dai 140.000 sfratti per morosità emessi
negli ultimi due anni. Per questi cittadini soltanto spiccioli: 25 milioni per
il recupero delle case popolari inagibili e niente altro. Infatti, nonostante
pressioni e sollecitazioni, Governo e Parlamento hanno azzerato per il 2016 il
fondo di sostegno all’affitto, che rappresenta l’unico strumento strutturale di
sostegno alle famiglie deboli in grado di prevenire le morosità come dimostrano
le oltre 400.000 domande presentate e l’esperienza sin qui fallimentare del
fondo per le morosità incolpevoli, con vincoli troppo stretti e tempi troppo
lunghi per poter funzionare”.
Di qui l’affondo sulla misura approvata dalla
Commissione Bilancio della Camera: “Di fronte a questi numeri suona come una beffa l’introduzione del leasing
per la prima casa. È l’ennesima inconsistente invenzione utile solo per
rubare qualche titolo di giornale. Quando si deciderà di affrontare seriamente
il disagio abitativo?”