È arrivato nella notte tra venerdì 22 e sabato 23 dicembre il sì definitivo di Palazzo Madama alla Manovra finanziaria per 2018, meglio nota come Legge di Bilancio. Con 140 voti favorevoli e 94 contrari, infatti, il testo è stato approvato, permettendo al Governo di incassare la fiducia del Senato, con ogni probabilità l’ultima della legislatura a guida Gentiloni.
Rispetto al documento redatto inizialmente dal Ministero dell’Economia, che si articolava in un’ottantina di articoli, negli ultimi giorni, complice l’imminente scadenza del mandato di Governo, il testo approvato in terza lettura dal Senato si compone di un solo articolo con oltre 1200 commi.
Al di là del dato statistico, sono numerosi gli interventi che riguardano il comparto della casa: dalla proroga del credito d’imposta del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici, all’estensione della cedolare secca al 10% per gli alloggi a canone concordato. Dal bonus verde per gli interventi di ristrutturazione e irrigazione di giardini e aree verdi di unità immobiliari e condomini, all’istituzione del Fondo per gli affitti (20 milioni in due anni) per le fasce più deboli della popolazione.
In attesa della pubblicazione del testo definitivo della Manovra in Gazzetta Ufficiale, vediamo quali sono le novità e le conferme emerse ad oggi:
Per quanto riguarda il comparto casa, il pacchetto economico della finanziaria del prossimo anno, prevede l’importante proroga di due anni della cedolare secca ridotta al 10% per gli alloggi a canone concordato, con l’obiettivo di aumentare l’offerta di alloggi in affitto a canone calmierato.
Inoltre, è stata approvata la proroga delle agevolazioni fiscali concernenti il patrimonio edilizio, in materia energetica, di lavori di manutenzione straordinaria, di classificazione sismica con l’estensione delle stesse ai condomini di edilizia residenziale pubblica (ecobonus – sismabonus). Per ulteriori dettagli si veda veda Efficienza energetica e detrazioni fiscali: le conferme e le novità .
Proroga di un anno, fino al dicembre 2018, anche delle agevolazioni fiscali al 50% legate all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata A+ (A per i forni), destinati ad un immobile oggetto di ristrutturazione.
Dal 2018 è in arrivo uno sconto fiscale per le imposte sui redditi delle persone fisiche, pari al 36% delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo, sostenute per interventi relativi a “sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili“.
La detrazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali (per importi massimi complessivi non superiori a 5mila euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Come si legge nel testo della manovra, “in tale ipotesi la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi”.
Condizione sine qua non per usufruire del bonus è che i pagamenti siano tracciabili e ripartiti in dieci quote annuali, costanti e di pari importo.
È stato istituito per la prima volta un Fondo rotativo con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti erogherà contributi ai Comuni per l’abbattimento delle costruzioni abusive. Il Fondo ha una dotazione iniziale di 15 milioni e sarà poi rifinanziato all’inizio del 2018 con il Fondo Investimenti previsto dalla Legge di Bilancio dando ai Comuni uno strumento concreto per procedere alla demolizione degli edifici non autorizzati. Per la prima volta, inoltre, è stata istituita al Mit la Banca Dati delle opere abusive che sarà alimentata dai Comuni e dagli altri enti locali, e a cui potranno accedere gli stessi enti locali, l’autorità giudiziaria e i cittadini.
Tra le misure previste dalla manovra, anche l’assegnazione di una dotazione di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 a favore del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. Si prevede anche che le regioni possano destinare le somme non spese della dotazione del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli all’incremento del suddetto Fondo nazionale.