[A cura di: Andrea Tolomelli – presidente nazionale AbiConf – www.abiconf.it]
«L’unico commento sulla recente manovra finanziaria può essere: tanti dubbi e poche certezze, come sempre!
È possibile che ogni finanziaria sia una novità, una modifica delle preesistenti norme e agevolazioni ed ancor di più che le disposizioni – fresche di stampa – lascino dubbi e perplessità interpretative agli operatori, che soprattutto in campo fiscale hanno bisogno di regole chiare?
Di certo, la norma “regina” di questa finanziaria è l’agevolazione del 90% sugli interventi di manutenzione delle facciate pubblicizzata dai nostri mass media come una delle più importanti agevolazioni mai viste per i proprietari immobiliari. Ora, all’uscita di una simile norma non può non rilevarsi, anzitutto, che tale agevolazione, limitata temporalmente nell’anno, è di difficile attuazione negli stabili in condominio ove le opere normalmente – e soprattutto se straordinarie – richiedono accurate progettazioni, più preventivazioni, comparazioni e discussioni assembleari per essere deliberate e – quando riguardano l’esterno del fabbricato – condizioni climaticamente favorevoli. Tutte circostanze che rendono di difficile attuazione per gli stabili in condominio l’esecuzione delle opere agevolate entro il 2020; salvo sperare in una proroga dell’incentivo, che solitamente avviene qualche giorno prima dalla fine dell’anno.
Ad oggi, poi, non si comprende esattamente l’estensione tecnica delle opere agevolate al 90% e se per tali interventi sia o meno applicabile la cessione del credito. Si evidenzia il rischio che si vengano a creare preoccupanti sovrapposizioni tra medesimi interventi che possono usufruire di diverse agevolazioni fiscali (90% o Ecobonus), nel momento in cui l’agevolazione del 90%, nell’ipotesi di necessità di rifacimento degli intonaci superiore al 10%, richieda che gli interventi vadano prospettati con finalità di contenimento energetico. Per gli stabili in condominio, che necessariamente devono perseguire pratiche univoche, l’introduzione di elementi di scelta sarebbe devastante trattandosi sostanzialmente di diritti dei singoli partecipanti al condominio che, in quanto tali, non possono essere oggetto di decisione della maggioranza assembleare.
Il tempo necessario per i chiarimenti di per sé non è un problema: lo diventa nel momento in cui devono prendersi delle decisioni ad inizio anno per poter sfruttare un’agevolazione fiscale a tempo!
Non è poi chiaro in quanti potranno effettivamente godere appieno dell’agevolazione fiscale del 90%, avendo un’effettiva “capienza fiscale».