Molteplici, e spesso severe. Queste le reazioni delle rappresentanze del mondo immobiliare alla Legge di Bilancio approvata definitivamente dopo il via libera del Senato dello scorso 23 dicembre.
Tra i commenti più duri, quello espresso da Confedilizia per voce del presidente, Giorgio Spaziani Testa:
“La manovra si presenta inadeguata ad affrontare i gravi problemi economici del nostro Paese, sui quali avrebbero potuto incidere positivamente interventi significativi per il settore immobiliare, da sempre motore di sviluppo e di crescita. Non bastano, in questo senso, la limitata proroga della cedolare secca per gli affitti abitativi a canone calmierato (di soli due anni, a fronte di contratti che ne durano cinque), l’estensione dei Pir alle imprese immobiliari e la conferma degli incentivi per gli interventi sugli immobili”.
Secondo il numero uno di Confedilizia, infatti, “al comparto immobiliare serve ben altro. In attesa di presentare alle forze politiche le nostre proposte per la nuova legislatura, avevamo suggerito una misura – la cedolare secca sugli affitti dei negozi – che avrebbe consentito di affrontare il disastro dei locali commerciali abbandonati che crescono continuamente nelle nostre città. L’avevano richiesta e sostenuta maggioranza e opposizione, e lo stesso Governo si era espresso in suo favore, ma non se n’è fatto nulla, a vantaggio di mille misure di spesa sulle quali è meglio sorvolare. Si è persa, ancora una volta, un’occasione per favorire la ripresa di un Paese ancora fermo”.
Tutt’altro che all’insegna della soddisfazione anche la posizione espressa dal presidente Fiaip, Gian Battista Baccarini:
“Sulla scia dei Governi precedenti, anche in questa manovra il settore immobiliare è stato dimenticato. In continuità con il Governo Monti, anche il Governo Gentiloni e la sua maggioranza hanno ritenuto che la proprietà immobiliare, e quindi milioni di cittadini e risparmiatori, siano esclusivamente limoni da spremere”.
Anche Baccarini pone l’accento sulla mancata approvazione della cedolare sui negozi: “Nonostante tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione avessero condiviso la proposta di ampliare la cedolare secca anche alle locazioni commerciali, il Governo ha ritenuto di bocciare ogni possibile incentivo per la ripresa del mercato immobiliare. I dati sono preoccupanti: siamo, insieme alla Grecia, l’unico Paese d’Europa in cui i prezzi continuano a calare, impoverendo sempre più le migliaia di famiglie Italiane proprietarie di immobili. Se il Governo attuale non ha ritenuto di accogliere le proposte provenienti dal mondo immobiliare, che avrebbero invece portato nuovi e maggiori introiti alle casse dello Stato, il significato è uno solo: prosegue l’attacco anche ideologico alla proprietà immobiliare. Sono certo che nella prossima tornata elettorale, i cittadini e tutti gli operatori dell’immobiliare sapranno tenere conto di quanto accaduto”.
Sulla stessa linea le dichiarazioni di Paolo Righi, presidente di Confassociazioni Immobiliare: “Proposte concrete quali l’estensione della cedolare secca sulle locazioni ad uso diverso dell’abitazione e agevolazioni fiscali sulle permute ricevute dai costruttori sono state bocciate. Il Governo ha perso l’occasione per puntare a un reale rilancio del settore immobiliare. Purtroppo ancora una volta, ha vinto la linea intrapresa dal Governo Monti, che vede la proprietà immobiliare come un bancomat da cui prelevare alla bisogna. Con l’approvazione di questa manovra si chiude una delle legislature più infauste della storia italiana”.