[A cura di: ARERA] Anche per il 2018 prosegue l’attività di ispezioni congiunte tra Guardia di Finanza e ARERA dedicata ai controlli sulla corretta applicazione delle regole a tutela del consumatore, sulla sicurezza delle forniture e sulle verifiche dei costi dichiarati dalle imprese ai fini del calcolo delle tariffe pagate dai clienti.
L’azione di vigilanza, che per il 2018 prevede oltre 170 verifiche in loco, nel 2017 ha portato a contestare agli operatori circa 56 milioni di euro da recuperare per costi, incrementi tariffari indebiti o incentivi non dovuti ai fini tariffari, in aggiunta a sanzioni irrogate per circa 6 milioni di euro. A seguito dell’assegnazione all’Autorità delle competenze anche sul settore dei rifiuti urbani e assimilati, stabilita dalla legge di bilancio 2018, nel programma 2018 sono allo studio e saranno verificate nel corso dell’anno, in accordo tra le parti, le più opportune forme di collaborazione e di formazione dei militari della GdF al fine dell’eventuale attività ispettiva o di altre attività di interesse congiunto anche in questo settore, così come previsto con la deliberazione 1/2018.
Per gli altri settori di competenza dell’Autorità (elettricità, gas ed acqua) sono stati al momento confermati nel programma 2018 i medesimi ambiti di controllo sui quali si è concentrata l’azione negli ultimi anni: la corretta applicazione delle regole a tutela del consumatore, la sicurezza delle forniture e i costi dichiarati dalle imprese ai fini del calcolo delle tariffe pagate dai clienti. Alle verifiche in loco si aggiungeranno controlli documentali svolti negli Uffici dell’Autorità, ma con il fondamentale apporto dei militari del Nucleo Speciale per l’energia e il sistema idrico.
Le somme percepite indebitamente dagli operatori nel 2017 includono anche i recuperi amministrativi operati a seguito di attività ispettiva svolta in collaborazione con il GSE. Nel settore gas sono stati rilevati inadempimenti relativamente alle grandi imprese di distribuzione per quanto riguarda la gestione della misura, di rilievo ai fini della corretta determinazione dei consumi da riportare nelle bollette, nonché relativamente alla giusta corresponsione degli indennizzi a favore dei clienti. Infine, per l’idrico sono stati contestati alle imprese elementi di costo dichiarati in tariffa o indebiti incentivi che saranno restituiti ai consumatori nella bolletta. Le sanzioni complessivamente irrogate nel 2017 sono state circa il doppio rispetto al 2016, pari a circa 6 milioni di euro.