Il completamento della riforma delle tariffe relativa alle componenti degli oneri generali di sistema per i clienti domestici viene differito di un ulteriore anno rispetto alla scadenza prevista del 1° gennaio 2019. Lo ha deciso l’Autorità per l’Energia (con la delibera 626/2018/R/eel) per evitare la sovrapposizione nel prossimo anno con gli effetti che deriveranno dalla riattivazione degli oneri generali (tradotto, nuovi rincari in bolletta), parzialmente sospesi negli ultimi 2 trimestri per limitare gli aumenti di spesa dell’energia elettrica.
Arera illustra che “la riforma delle tariffe domestiche, definita dall’Autorità in attuazione del decreto legislativo n.102/14, ha già permesso di eliminare la progressività dalle tariffe dei servizi di rete (trasmissione e distribuzione), nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale e di allineamento della struttura delle tariffe ai costi del servizio. Per le componenti tariffarie degli oneri generali rimane quindi in vigore la struttura a due scaglioni in vigore nel 2018 (fino a 1.800 kWh/anno e oltre 1.800 kWh/anno). Ciò permette di mantenere proporzionato, per tutti i clienti domestici, l’effetto della riattivazione degli oneri generali”.
Il rinvio non riguarda invece la componente DISPBT, applicata a tutti i clienti aventi diritto al servizio di maggiore tutela, che nel 2018 aveva ancora una struttura progressiva per i clienti domestici residenti. Dal 2019 verranno pertanto eliminati gli scaglioni da tale componente, che riguarda i costi di commercializzazione.