L’attesissima riunione di ieri del “trilogo” europeo (il negoziato tra Consiglio europeo e Parlamento mediato dalla Commissione) sulla direttiva Ue per il risparmio energetico negli edifici ha lasciato per ora tutto invariato.
Tre le questioni affrontate, sulle quali riponevano le speranze i proprietari immobiliari:
– il termine per gli interventi, che, per gli edifici residenziali già esistenti, rimane quello stabilito: raggiungere la classe E entro il 2030 e la D entro il 2033;
– la questione delle sanzioni;
– infine la modalità di rilascio degli attestati di prestazione energetica, che dovranno essere uguali in tutti i Paesi Ue.
Sappiamo, ce lo dicono i dati di Enea, che circa il 60% degli edifici residenziali si trova nelle due classi energetiche peggiori, F e G. Quando la direttiva europea entrerà in vigore ogni alloggio residenziale, per poter essere venduto o locato, dovrà possedere i requisiti energetici richiesti, se non li avrà il suo prezzo di vendita o di affitto subirà un calo drammatico. Dunque i piccoli proprietari dovranno scegliere tra affrontare una ristrutturazione salata (non solo a causa dell’aumento del costo del materiale, ma anche a causa dell’aumento del costo del denaro, a seguito del folle aumento dei tassi di interesse) oppure vedere il valore delle loro case andare in fumo.
La riunione di questa notte dimostra che c’è ancora molto da fare e che non ci sono criteri univoci per affrontare una situazione complessa e molto delicata, soprattutto in Italia, dove l’80% delle persone detiene la proprietà della casa.
Auspichiamo che vengano ascoltate le associazioni di categoria per evitare che vengano prese decisioni che non gioveranno né all’ economia né all’ambiente. Si potrebbe, per cominciare, immaginare un percorso assistito in termini di agevolazioni fiscali o contributi sui lavori, evitando però un nuovo caos come per il superbonus.
L’Uppi resta presente nel dibattito parlamentare e non farà sconti sulla difesa della proprietà.
Il Segretario Generale, dr. Jean-Claude MOCHET
Il Presidente Nazionale, avv. Fabio PUCCI