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MANOVRA, FIAIP: IL GOVERNO FA IL “TRIPLETE” SUL TURISMO, PREVEDIAMO UNA MAREA DI RICORSI

  • Redazione
  • 1 giugno 2017

[Fonte: Fiaip – Federazione italiana agenti immobiliari e professionali]

Con l’estate ormai alle porte, non smette di infiammare la polemica sulla cosiddetta “manovrina” del Governo, che se convertita in legge, equiparerà le unità immobiliari date in locazione per periodi di durata inferiore a 30 giorni alle strutture turistico ricettive, ai fini dell’applicazione della tassa di soggiorno. A ritornare sulla questione è il presidente nazionale di Fiaip Paolo Righi, preoccupato di una prevedibile pioggia di ricorsi, non solo da parte dei proprietari di immobili, ma anche da parte dei due colossi delle locazioni a breve termine Airbnb e Booking. 

“Il Governo riesce in un sol colpo ad aumentare le tasse per i piccoli proprietari che affittano a fini turistici, fa diventare gli agenti immobiliari sostituti d’imposta e trasforma in imprenditori il 70% di chi affitta la propria abitazione per la locazione turistica”. Questo il tris di effetti negativi evidenziati dal presidente Righi, che prosegue: “L’emendamento alla manovra correttiva proposto dall’On. Silvia Fregolent e riformulato dal relatore On. Mauro Guerra con l’approvazione del Vice Ministro Morando prevede che gli agenti immobiliari Italiani diventino sostituti d’imposta prelevando dai canoni incassati il 21% della cedolare secca. Agli agenti immobiliari viene assegnato anche l’obbligo di incassare la tassa di soggiorno per conto delle amministrazioni comunali. Lo stesso emendamento prevede il medesimo trattamento anche per i portali online che effettuano locazioni turistiche, come tra gli altri Airbnb e Booking.com, i quali però, avvalendosi della legge comunitaria, faranno ricorso con molte probabilità di vittoria. A rischio di incostituzionalità per Fiaip anche la norma che prevede che superato un certo numero di unità immobiliari poste in affitto il proprietario immobiliare diventi,  di imperio,  imprenditore con la conseguenza che probabilmente chi detenga due o più abitazioni destinate alla locazione turistica sarà costretto ad aprire una vera e propria azienda, subendo così un aumento spropositato del carico fiscale ed un aumento delle pratiche burocratiche.

Era difficile fare peggio – conclude Righi –: il Governo ancora una volta dimostra di non conoscere il mercato turistico e le difficoltà che ogni giorno le imprese e i professionisti Italiani incontrano per poter stare sul mercato. E’ facile prevedere che l’impatto della norma a livello fiscale sarà quasi nullo, gli agenti immobiliari per non diventare sostituti d’imposta non incasseranno più gli affitti, i proprietari di casa pur di non diventare imprese venderanno i propri immobili e cercheranno di investire in mercati più favorevoli alla proprietà immobiliare come la Spagna. I portali on line faranno ricorso per opporsi alla norma e quasi sicuramente vinceranno per il semplice motivo che l’art. 117 della Costituzione assoggetta l’Italia alle norme Europee.  Il risultato per il Governo Italiano è uno storico triplete di incompetenza legislativa, non conoscenza delle dinamiche socio-economiche e di una assoluta incapacità progettuale”.

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