[A cura di: Achille Colombo Clerici – pres. Assoedilizia]
In materia di esecuzione degli sfratti, a Milano si sta attuando, sulla base di un protocollo d’intesa, un’azione congiunta tra le istituzioni amministrative locali, l’ufficio esecuzioni presso la Corte d’Appello e gli enti gestori dell’edilizia residenziale pubblica con il consenso dei sindacati inquilini. Tale azione si è attuata attraverso il varo, con atto Unep Corte d’Appello di Milano in data 28 aprile 2016, di una sorta di nuova procedura per la graduatoria degli sfratti, che si sostanzia nell’effetto di dilatare i tempi di esecuzione delle procedure stesse, attraverso un rinvio dei termini e contestualmente l’introduzione di una serie di attività e di adempimenti di natura defatigatoria che comporteranno tra l’altro un grave aumento di costi per il proprietario che agisce in giudizio. L’azione in questione, peraltro, sembra riguardare ogni genere di procedura esecutiva di sfratto, abitativo e non, per morosità e non, ecc.
Assoedilizia denunciando di non esser stata convocata per una preventiva consultazione, al contrario dei sindacati degli inquilini, quale altra parte sociale direttamente interessata e coinvolta nelle misure in questione, esprime sulle stesse un giudizio negativo e sottolinea il grave ulteriore danno che queste producono ai proprietari, i quali abbiano a ricorrere a tale mezzo di difesa giudiziaria, a tutela dei propri diritti.