Non soltanto per l’acquisto dell’abitazione. Sono molteplici le motivazioni per le quali le famiglie decidono di chiedere un prestito o comunque di farsi anticipare una somma di denaro, e diverse di queste ragioni (si pensi alla fattispecie dei prestiti finalizzati) hanno comunque qualcosa a che vedere con la casa, in senso lato: mobilio, elettrodomestici, beni elettronici.
Ebbene, il mese di ottobre ha fatto registrare un nuovo incremento, pari a +6,5% rispetto allo stesso mese del 2015, del numero di interrogazioni sul sistema di informazioni creditizie di Crif relative a richieste di nuovi prestiti (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi on line) da parte delle famiglie italiane. Si tratta del record in valore assoluto dall’inizio dell’anno, determinato in particolare dalla performance delle interrogazioni relative ai prestiti finalizzati, il cui numero risulta essere il più elevato da quando è iniziata la rilevazione sistematica del Barometro Crif. Osservando le variazioni percentuali mensili in valori ponderati – cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi – sul Sistema Eurisc, che raccoglie i dati relativi ad oltre 80 milioni di posizioni creditizie, emerge come il risultato di ottobre porti ad una crescita nell’aggregato dei primi 10 mesi del 2016 pari a +7,4% rispetto al pari periodo dell’anno scorso, consolidando ulteriormente il progressivo recupero verso i volumi pre-crisi.
Peraltro, anche in termini assoluti il numero di richieste complessive è tornato sui livelli del 2011; tuttavia, allargando il confronto, emerge ancora un saldo leggermente negativo con gli anni precedenti, ovvero prima che gli italiani iniziassero a rivedere drasticamente i propri consumi, soprattutto quelli di beni durevoli o di importo più consistente, e i comportamenti di spesa finanziata dal credito.
ANDAMENTI
Entrando maggiormente nel dettaglio, l’analisi del Barometro Crif mette a confronto l’andamento delle interrogazioni disaggregate tra prestiti finalizzati e prestiti personali. A ottobre il numero di interrogazioni di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali autoveicoli, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, etc.) ha fatto segnare un incremento del 4,4% rispetto al corrispondente periodo del 2015, e più in generale il numero record di interrogazioni per il singolo mese di ottobre. I prestiti personali invece hanno fatto segnare un incremento più che doppio, pari a 9,7%.
Più in generale, nell’aggregato dei primi 10 mesi del 2016 sono state le interrogazioni di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi a far segnare l’incremento più sostenuto, pari a +8,8% rispetto al corrispondente periodo del 2015, contribuendo in maniera significativa alla performance positiva dell’intero comparto. Più contenuto l’incremento di prestiti personali (prodotto che per la sua specificità prevede mediamente importi più elevati e durate più lunghe) che nel periodo di osservazione ha fatto segnare un +5,6% rispetto ai primi 10 mesi dello scorso anno. Si osserva, però, come l’intero comparto, che a lungo ha beneficiato della vivacità dei prestiti finalizzati, negli ultimi mesi sia trainato dalla vivacità dei prestiti personali.
IMPORTI
L’ultima rilevazione del Barometro Crif registra un incremento anche dell’importo medio relativo alle richieste di prestiti. Nel mese di ottobre 2016, nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati, l’importo medio si è attestato a 8.355 euro, al di sopra degli 8.004 euro rilevati nel corrispondente mese del 2015. Nel dettaglio relativo ai prestiti finalizzati, l’importo medio richiesto ad ottobre 2016 è stato pari a 5.322 euro, +8,3% rispetto allo stesso mese del 2015, mentre per i prestiti personali si è assestato a 12.664 euro, in linea (+0,4%) con quello dello stesso periodo del 2015. Osservando i primi 10 mesi del 2016, invece, l’importo medio richiesto nell’aggregato di prestiti finalizzati e prestiti personali è stato pari a 8.497 euro, facendo segnare un variazione positiva del +5,3% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Relativamente alla distribuzione delle richieste per fascia di importo, il peso numericamente preponderante dei prestiti finalizzati fa sì che le preferenze degli italiani continui a concentrarsi prevalentemente nella classe inferiore ai 5.000 euro, che ha toccato il 48,6% del totale, in diminuzione di -2,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nei prestiti finalizzati tale quota raggiunge addirittura il 65,8% del totale, mentre nel caso dei prestiti personali tale quota rappresenta il 26,6%.
ETÀ E DURATA
Per quanto concerne, invece, la distribuzione per classi di durata delle interrogazioni al sistema informativo di Crif relative alla richiesta di nuovi prestiti, è quella superiore ai 5 anni ad essere risultata la preferita dagli italiani, con una quota pari al23%, in ulteriore crescita di +1,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015. Al contrario si evidenzia una contrazione della classe di durata inferiore ai 12 mesi, che passa dal 21,6% al 18,4% del totale. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, la quota delle domande con durata inferiore ai 12 mesi si è attestata al 30,3% del totale mentre per i prestiti personali è stata la fascia di durata superiore ai 5 anni a confermarsi la più gettonata, con una incidenza del 42,3%.
Osservando infine la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif evidenzia come nel periodo gennaio-ottobre 2016 sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni ad essere quella prevalente, con una quota pari al 25,6% del totale, seguita a breve distanza da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 24,3%. Relativamente ai prestiti finalizzati, in cui hanno un peso particolarmente significativo gli acquisti di auto/moto ed elettronica di consumo, quasi una interrogazione su quattro è relativa a richiedenti di età inferiore ai 44 anni.
L’ANALISI
“Il numero record di interrogazioni rilevate relativamente a nuove richieste di prestiti nel mese di ottobre conferma il momento effervescente della domanda nel mercato del credito al consumo – commenta Simone Capecchi, executive director di Crif -. A determinare la performance positiva del comparto contribuisce in modo significativo il nuovo record di richieste relative ai prestiti finalizzati. In questo contesto, per cavalcare la dinamica positiva in corso, le aziende di credito dovranno continuare a presidiare tutti i touchpoint e gestire in maniera smart le nuove opportunità di contatto date dai canali digitali. Di fronte ai clienti ormai digital minded, le aziende di credito dovranno garantire loro semplicità, proattività e sicurezza. Questi i 3 fattori che i consumatori chiedono al mercato e queste le direzioni da presidiare attraverso l’adozione di strumenti ad hoc che consentano di avere processi quali, ad esempio, soluzioni in grado di effettuare e facilitare l’identificazione della clientela a distanza (easy-onboard, know your customer, ecc) e valutare in un one-click la sostenibilità dell’operazione in accordo con le esigenze dei clienti da un lato e con gli obblighi normativi dall’altro”.