Torna di grande attualità la questione (in verità mai sopita,almeno nelle ultime settimane) che sta vedendo l’un contro l’altro armati i notai e gli avvocati. Oggetto del contendere, il Ddl Concorrenza, che delegherebbe ai secondi parte delle competenze dei primi in materia di registrazione degli atti (anche immobiliari).
Una rivoluzione che non trova in (ovvio) disaccordo soltanto i notai, ma anche alcune associazioni dei consumatori, quali Adusbef e Federconsumatori. “Da parte nostra non siamo mai andati a braccetto con i notai – commentano i due presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – ma di fronte allo smantellamento dei doverosi controlli di legittimità degli atti garantiti dai pubblici ufficiali e pubblici registri, che vedono esposti consumatori e famiglie, specie i più vulnerabili, a frodi, abusi e seri rischi di truffe e criminalità, non possiamo non denunciare l’ennesimo favore verso banchieri ed alcune grandi famiglie imprenditoriali”.
In particolare, secondo Adusbef e Federconsumatori, “il disegno di legge consegna un mercato rilevante dei servizi professionali a banche assicurazioni, che potranno controllare tutta la filiera delle compravendite, dalla erogazione del mutuo, all’imposizione dell’obbligo di polizza assicurativa sulla porzione immobiliare, al trasferimento dell’atto di proprietà, rendendo più vulnerabili i diritti dei cittadini consumatori esposti così ad eventuali truffe, frodi ed abusi nel trasferimento del titolo di proprietà. Questo perché un atto controllato da un pubblico ufficiale non è equivalente ad una scrittura privata o ad un documento sottoscritto digitalmente, specie in campo immobiliare, dove per il trasferimento di beni adibiti a uso non abitativo di valore catastale non superiore a 100mila euro sarà sufficiente un documento autenticato dagli avvocati, che dovranno munirsi di polizze assicurative a copertura del valore del bene”. Le nostre associazioni valuteranno la legittimità costituzionale del provvedimento”.