Sostanziose e anche inusitatamente rapide le misure economiche adottate in prima istanza dal Governo per far fronte all’emergenza Coronavirus mediante il cosiddetto Decreto Cura Italia. Ma anche foriere di polemiche da parte delle più svariate rappresentanze di categoria.
E così, il vice-ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli (in foto), ha deciso di rispondere, indirettamente, alle numerose richieste di maggior fondi.
“Vorrei raccontarvi, in modo chiaro, come abbiamo deciso di agire in questi giorni – puntualizza Castelli -. Un decreto che parte dalla necessità di mettere a disposizione del Sistema Sanitario Nazionale ulteriori risorse e strumenti più agili per intervenire immediatamente.
Vorrei, però, tranquillizzare tutti gli imprenditori, soprattutto quelli maggiormente colpiti da questa crisi, ricordando loro che questo Decreto è il primo passo, e che a questo ne seguiranno altri. Stiamo andando avanti passo dopo passo per monitorare gli effetti di tutto, e per avere chiaro dove è più necessario intervenire velocemente”.
“Stiamo già lavorando al prossimo Decreto – prosegue il vice-ministro dell’Economia – in attesa di capire cosa accadrà dopo il 3 aprile. In base a quello che succederà, adotteremo tutte le ulteriori misure necessarie, compresa la proroga di quelle adottate con questo. Interverremo, poi, per supportare gli imprenditori che accuseranno delle perdite in questo periodo”.
“Intanto – commenta ancora Castelli – serviva un intervento deciso, che desse una risposta immediata a temi come i versamenti di ritenute, contributi previdenziali o l’iva, e li abbiamo sospesi fino al 31 maggio; così come era indispensabile rafforzare il fondo di Garanzia PMI e offrire la possibilità alle aziende, anche le più piccole, indipendentemente dal settore produttivo, di utilizzare la cassa integrazione per i propri dipendenti, e lo abbiamo fatto.
A marzo c’è poi un’indennità di 600 euro per autonomi e le Partite IVA, riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di affitto e un credito d’imposta pari al 50% delle spese di sanificazione degli ambienti di lavoro.
C’è un bonus mensile di 100 euro in busta paga per i lavoratori che, durante il periodo di emergenza hanno prestato servizio nella propria sede di lavoro e abbiamo vietato alle aziende di licenziare i propri dipendenti nei prossimi due mesi. Nessuno, ripeto, nessuno deve perdere il proprio lavoro in questo momento”.
“Stiamo lavorando al massimo delle nostre possibilità – conclude il vice-ministro – in costante coordinamento con il Comitato Tecnico Scientifico e con le forze politiche di maggioranza e opposizione. A tutti chiediamo ovviamente collaborazione e rispetto delle regole”.