Alcune piante, anche se individuate con ideali per completare un angolo dell’appartamento, non si dovrebbero tenere in casa, in quanto potrebbero provocare allergie e problemi respiratori, oltre ad essere tossiche per gli animali domestici. Tra queste spiccano la Magnolia, l’Azalea, i Narcisi, la Belladonna, l’Abete Rosso, meglio noto come “cicuta”, il Giglio.
L’Azalea, per esempio, è una pianta tossica che può causare problemi cardiaci negli animali domestici e nell’uomo. Questo accade perché ha dell’andromedotossina, una sostanza velenosa.
Ottima per i luoghi aperti, dove cresce come un cespuglio, essendo in grado di sopportare il freddo. Può Anche i Narcisi sono piante tossiche, tra le più pericolose. Se ingeriti, possono causare indigestione, vomito, diarrea, convulsioni, ulcere gastrointestinali in neonati, bambini e animali. Un altro dei principali sintomi dell’avvelenamento da piante di narciso riguarda la paralisi del sistema nervoso centrale.
La Belladonna, o PxHere, sebbene utilizzata nella medicina tradizionale, è piuttosto pericolosa per l’organismo, perché contiene alcuni elementi tossici. Alcuni dei suoi effetti collaterali sono: irrequietezza, nausea, mal di testa costante, battito cardiaco accelerato e addirittura delirio. Se consumata in eccesso, la belladonna può causare avvelenamento.
L’Abete rosso, o cicuta, è una delle piante più velenose, che provoca convulsioni, paralisi muscolare progressiva, diarrea e vomito. Contiene alcaloidi e, in caso di intossicazione, il ricovero deve essere immediato.
La pianta del giglio della pace o Spatafillo può essere tossica per il proprio animale domestico. Nonostante sia molto attraente per le sue enormi foglie e venga utilizzata in alcuni interni poiché purifica l’aria, questa pianta può causare gravi malattie renali, soprattutto nei gatti, dopo la sua ingestione, oltre a problemi gastrointestinali e neurologici.