In Piemonte un buono di 600 euro per chi assume una badante: sono a disposizione ulteriori risorse per il “buono domiciliarità”, il contributo mensile erogato dalla Regione Piemonte previsto dalla misura “Scelta Sociale” avviata nel febbraio 2023.
Il buono è riconoscibile per un massimo di 24 mensilità e spendibile per l’acquisto di servizi di assistenza familiare in favore di persone non autosufficienti (anziani o persone con disabilità) residenti in Piemonte.
La dotazione finanziaria disponibile è di oltre 10 milioni di euro e, in questa edizione, potranno richiedere il buono solo coloro che hanno già presentato una domanda risultata “ammessa ma non finanziata” (per mancanza di risorse), ripresentando istanza. Le domande dovranno essere presentate entro il 5 luglio 2024.
Come presentare domanda
La richiesta deve essere presentata online, attraverso il portale Scelta Sociale della Regione Piemonte, per accedere al quale bisogna utilizzare le credenziali Spid oppure la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Si ricorda che, nel caso in cui la permanenza a domicilio venga garantita grazie al lavoro di cura prestato da assistenti familiari, per ricevere il “buono domiciliarità” occorre che sia attivo un servizio di assistenza familiare con la stipula di un regolare contratto di lavoro subordinato con un assistente familiare, di durata pari ad almeno 12 mesi, per un minimo di 16 ore settimanali di servizio.
Il buono è riconosciuto anche in caso di incarico professionale – con i medesimi requisiti di durata e numero minimo di ore settimanali e pari requisiti professionali – per la prestazione di un servizio di assistenza domiciliare da parte di un assistente familiare che esercita l’attività come libero professionista.
Il presidente Savia: «Una misura importante per il lavoro di cura»
«È importante ricordare che al buono di “Scelta Sociale” possono accedere coloro che non siano già percettori di altri sostegni economici, quali gli assegni di cura ma anche i contributi per il caregiver familiare piuttosto che altri trasferimenti monetari destinati al sostegno della domiciliarità – sottolinea l’avv. Alfredo Savia, presidente Fidaldo -. Si tratta infatti di una misura con la quale Regione Piemonte ha inteso allargare lo spettro dei sostegni per la non autosufficienza e il lavoro di cura. Per maggiori informazioni, quali i requisiti d’accesso – dall’Isee alla condizione di non autosufficienza prevista per ricevere il bonus – è possibile consultare la pagina dedicata del nostro Atlante Fidaldo, disponibile al link: Piemonte – Scelta Sociale, buono per la domiciliarità».
Il lavoro domestico in Piemonte
Sono 63.480 i lavoratori domestici contribuenti censiti dall’Inps nel 2023 in Piemonte (in Italia sono più di 894 mila). Gli assistenti familiari (badanti) sono 31.397, in calo rispetto al 2022 e a conferma del trend decrescete osservato a partire dal 2020, quando se ne contavano ben oltre 35 mila. Oggi circa 30 mila degli assistenti familiari residenti in Piemonte sono donne, e 1.600 uomini. Per quanto riguarda la nazionalità, in tutte le province piemontesi prevale la presenza di badanti straniere (22.852) su quelle italiane (6.898).
L’Atlante Fidaldo
Ideato da Fidaldo, in collaborazione con Irs, l’Atlante Fidaldo è una mappa interattiva nazionale e regionale a disposizione dei datori di lavoro domestico. Online dal 2022, l’Atlante Fidaldo è in fase di continuo aggiornamento e ha l’obiettivo di censire le misure e i sostegni economici a disposizione delle famiglie che assumono lavoratori domestici (colf, badanti e baby sitter). Un vero e proprio vademecum contenente tutte le misure e i provvedimenti approvati a livello locale, regionale e nazionale.
Comunicato stampa