Qualche giorno per passare ai raggi x la legge di bilancio, e poi il verdetto, duro, inappellabile: il provvedimento contiene molte ombre. È severo il giudizio del sindacato degli inquilini Sicet (aderente alla Cisl) sula manovra economica del cosiddetto governo gialloverde: “Mancano in maniera pressoché totale interventi specifici a favore degli inquilini, mentre la proprietà immobiliare incassa l’estensione della cedolare secca al 21% sulle locazioni commerciali e la proroga dei vari bonus casa”. Una tendenza che per il segretario generale Nino Falotico “è in linea con le manovre degli ultimi anni e conferma il sostanziale disinteresse dell’intera classe politica rispetto verso le problematiche di chi vive in affitto; disinteresse peraltro palesato da questa maggioranza già nel contratto di governo”.
Nel suo check-up il sindacato inquilini della Cisl evidenzia che “la maggior parte delle risorse sono state impiegate per impedire l’entrata in vigore dell’aumento dell’Iva già previsto nel 2011 a salvaguardia dei conti pubblici e per l’introduzione di alcuni provvedimenti che durante la campagna elettorale costituivano i cavalli di battaglia delle forze di maggioranza, ovvero reddito e pensioni di cittadinanza, la modifica della legge Fornero con l’introduzione della quota 100 e la flat tax per le partite Iva e le piccole imprese”.
“L’integrale applicazione della legge di bilancio – ravvisano i tecnici del Sicet – presuppone inoltre l’approvazione di moltissime misure attuative: si parla di 161 provvedimenti che dovranno essere emanati prossimamente”.
Tre le poche luci il sindacato inquilini della Cisl cita lo sblocco di gran parte delle risorse stanziate per il piano periferie, risorse che erano state congelate lo scorso agosto con il decreto milleproroghe, nonché l’istituzione di un fondo permanente (ancora da ripartire) destinato al rilancio degli investimenti degli enti territoriali in vari settori fra cui l’edilizia residenziale pubblica, la manutenzione della rete viaria, il dissesto idrogeologico, le bonifiche, la prevenzione del rischio sismico e l’edilizia sanitaria. La manovra stanzia, infine, 400 milioni di euro nel 2019 per finanziare contribuiti ai piccoli comuni per investimenti finalizzati alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale.
Per il segretario del Sicet Falotico, “nella legge di bilancio il cambiamento annunciato dal governo non si vede, né nei contenuti, né nella forma in considerazione della totale assenza di confronto tra le forze politiche in parlamento e con le parti sociali. Si conferma, al contrario, la tendenza a privilegiare provvedimenti spot che tutelano interessi settoriali e particolari. In particolare – continua il segretario del Sicet Cisl – non registriamo alcuna inversione di tendenza rispetto al passato sulle politiche per la casa, dove la bilancia continua a pendere dalla parte dei proprietari mentre poco e niente è destinato agli inquilini, in particolare quelli a basso reddito”.