“Suscita sconcerto e preoccupazione la norma, contenuta nel testo del Ddl concorrenza, relativa al telemarketing. Essa elimina il requisito del consenso preventivo per le chiamate promozionali, liberalizzando il fenomeno del telemarketing selvaggio e prevedendo come unica forma di tutela dell’utente la possibilità di rifiutare le sole chiamate successive alla prima”. A denunciarlo è il presidente dell’Autorità Garante della Privacy, Antonello Soro, secondo il quale “si tratta di una soluzione diametralmente opposta a quella – fondata sul previo consenso all’interessato – ampiamente discussa nella Commissione di merito dello stesso Senato, indicata dal Garante e, in apparenza, largamente condivisa. La norma peraltro risulta incoerente con la linea di maggiore tutela seguita dalla stessa Commissione nell’ambito dell’esame del Ddl sul Registro delle opposizioni. Prendo atto del fatto che ancora una volta il legislatore intervenga sul Codice della privacy nel segno dell’estemporaneità, rendendo ancora più difficile l’attività di contrasto delle incontenibili violazioni in questo settore”.
IL CODACONS
Durissimo anche il parere dl Codacons, per voce del presidente Carlo Rienzi: “Con tale norma Governo e Parlamento cancellano con un colpo di spugna anni e anni di lotta al telemarketing selvaggio, rendendo il settore una vera e propria giungla dove il cittadino sarà totalmente indifeso Quanto contenuto nel Ddl concorrenza è semplicemente una assurdità, e legittima ogni forma di molestia telefonica a danno degli utenti da parte di call center e operatori commerciali. Mentre il fenomeno del telemarketing selvaggio è addirittura triplicato negli ultimi 5 anni, con chiamate commerciali che disturbano i cittadini ad ogni ora e più volte al giorno, i nostri politici hanno pensato bene di liberalizzare le telefonate promozionali, autorizzando così una giungla che danneggerà enormemente gli utenti”.
FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF
Dello stesso avviso dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef: “Per i cittadini non ci sarà pace a causa di telefonate assillanti, moleste e inopportune che, adesso, saranno consentite, rendendo praticamente nullo il registro delle opposizioni, ultimo baluardo a tutela dei cittadini. Il registro, seppure da noi sempre criticato in quando insufficiente, debole ed inefficace, è ora completamente surclassato dalla possibilità di un contatto anche non sollecitato con l’abbonato a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. Da sempre rivendichiamo un vero sistema di tutela che, come accade in molti altri paesi, preveda la formula dell’opt-in, no dell’opt-out, ovvero preveda che il cittadini debba esprimere un esplicito consenso, manifestando la propria volontà ad essere contattato a fini commerciali. Non solo le proposte migliorative che abbiamo avanzato, anche nell’ambito di incontri con il Ministro Costa, rimangono inascoltate, ma la situazione già critica ed insoddisfacente viene ulteriormente peggiorata dal DDL Concorrenza”.