Nonostante la maggior parte degli agenti immobiliari continui a registrare una sostanziale stabilità delle quotazioni, torna a crescere, dopo oltre un decennio, la percentuale di chi rileva un aumento dei prezzi di vendita delle case rispetto.
Questo fenomeno viene accompagnato da una diminuzione dei tempi medi di vendita e da un aumento dei canoni di locazione. Mentre lo sconto medio sul prezzo di acquisto finale, rispetto alle richieste iniziali del venditore, è lievemente cresciuto.
Questi i principali risultati del sondaggio condotto dalla Banca d’Italia, in collaborazione con Tecnoborsa e con l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, che ha analizzato l’andamento delle attività nelle agenzie nel terzo trimestre del 2021.
L’indagine ha coinvolto 1.425 operatori. Il sondaggio ha analizzato una serie di informazioni di tipo qualitativo provenienti dagli agenti immobiliari in merito alle compravendite, alle locazioni, all’andamento dei prezzi, all’attività dell’agenzia, alle caratteristiche degli acquirenti, dei venditori e degli immobili, oltre ai giudizi sull’andamento generale del mercato di riferimento, e di quello nazionale, nel breve e medio periodo.
Per quanto riguarda i prezzi, per il 67,2% degli intervistati i prezzi del mercato delle abitazioni rimangono stabili. Il 16,7% dei venditori segnala però un aumento dei prezzi di vendita. Anche per quanto riguarda i canoni di locazione vengono dichiarati valori stabili o in aumento: il 67,8% degli intervistati si mantiene sulla sostanziale stabilità, il 17,9% dichiara che i canoni degli affitti sono aumentati, mentre per il 14,3% sono diminuiti.
All’aumento dei prezzi di vendita non corrisponde, però, un’intensificazione delle attività nelle agenzie.
Secondo le statistiche, per vendere un’abitazione sono necessari, in media, 6,4 mesi, in calo rispetto ai 7,2 mesi del trimestre precedente. Si vende più velocemente nelle aree nel nord-est (5,8 mesi) e del nord-ovest (6,1), mentre qualche giorno in più è necessario al centro (6,7 mesi) e al sud e nelle isole (7,6 mesi).
Infine, circa un terzo degli operatori che hanno preso parte all’indagine ha ritenuto che l’introduzione del cosiddetto Superbonus 110% abbia avuto un’influenza abbastanza o molto positiva sulla domanda potenziale nel corso dell’ultimo anno, soprattutto per le abitazioni indipendenti.
FONTE: Agenzia delle Entrate