[A cura di: Consiglio nazionale dei geologi]
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, ha invitato il Consiglio Nazionale dei Geologi e, in rappresentanza, il presidente Francesco Peduto a partecipare alla Conferenza nazionale delle Autorità di protezione civile, che si terrà il prossimo 6 novembre. L’incontro vedrà la partecipazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e di tutte le componenti e le strutture operative del Servizio nazionale di Protezione Civile, insieme alla comunità scientifica ed ai centri di competenza. La conferenza è stata convocata in seguito alle varie iniziative tenutesi per la “Settimana Nazionale della protezione civile”, che è stata istituita con una direttiva dello stesso Presidente del Consiglio e si è svolta dal 13 al 19 ottobre 2019.
“I geologi – dichiara Francesco Peduto – insieme ad architetti, geometri e ingegneri, hanno messo in campo importanti energie a supporto della Protezione Civile durante le ultime emergenze sismiche (terremoti dell’Italia centrale 2016, di Ischia 2017 e della Sicilia 2018). E, al fine di poter dare un contributo sempre più fattivo e rilevante, con le altre categorie tecniche ci stiamo organizzando in un unico organismo di supporto tecnico al Dipartimento di Protezione Civile. Sedere al tavolo della conferenza – continua Peduto – è un riconoscimento dell’impegno e del valido apporto che le professioni tecniche hanno dato durante le varie emergenze e, allo stesso tempo, diventa un’occasione importante per dimostrare capacità di idee e azioni, con l’obiettivo di contribuire a realizzare, insieme a tutti gli altri addetti ai lavori, la prevenzione civile. A tal proposito mi piace ricordare l’iniziativa ‘La Terra vista da un professionista: a scuola con il geologo‘, nata per disseminare conoscenza e consapevolezza dei georischi alle giovani generazioni, che si è svolta con la collaborazione del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile proprio nell’ambito della ‘Settimana Nazionale della protezione civile’, che quest’anno ha interessato 785 scuole, raggiungendo circa 130.000 ragazzi.