Coordinare tutte quelle politiche già esistenti finalizzate a fronteggiare il problema della casa, che affligge migliaia di famiglie. È la dichiarazione d’intenti espressa dall’assessore alla Pianificazione territoriale della Regione Puglia, Annamaria Curcuruto, nel presentare il protocollo siglato con il delegato dell’Anci, il sindaco di Monopoli Emilio Romani, e i rappresentanti di sette sigle, tra sindacati e associazioni (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sunia, Sicet e Assocasa).
“Insieme con l’Anci, con le associazioni e con i sindacati – ha spiegato Curcuruto – l’amministrazione regionale pugliese ha deciso di sottoscrivere un protocollo di intesa per costituire una cabina di regia per l’emergenza abitativa e per attuare politiche a favore dei cittadini e delle loro necessità. Questo mi sembra un gran bel passo, oltre che essere anche un buon esempio di partecipazione, l’elemento caratterizzante delle politiche del governo Emiliano”.
Ma in che cosa consiste il piano? “L’accordo siglato – commenta ancora l’assessore – serve fondamentalmente a promuovere l’attuazione delle politiche abitative che la Regione si è già data e ora sta implementando. Per attuare però le politiche è necessario avere la collaborazione di tutti i soggetti attivi. E, attraverso questo protocollo d’intesa, i soggetti attivi sono tutti rappresentati all’interno della cabina di regia. Altri elementi fondamentali del protocollo sono l’informatizzazione e la formazione per i dipendenti comunali anche per l’uso della piattaforma web che è in corso di realizzazione attraverso il progetto Push/Puglia social housing. Il protocollo servirà anche a gestire e a coordinare al meglio le risorse disponibili”.
Curcuruto ha inoltre specificato come la piattaforma web sia importante perché “metterà a disposizione tutti i dati dell’occupazione degli immobili, oltre che i dati delle case per l’edilizia popolare disponibili, pure in relazione all’housing sociale”. La cabina di regia ha il compito anche di costituire l’Agenzia sociale della locazione che possa definire un sistema di garanzie e vantaggi fiscali per le parti contraenti che stimoli l’immissione sul mercato di alloggi a canoni concordati. “La nostra attenzione va non solo agli ultimi, ma ai penultimi – ha concluso l’assessore -; a coloro cioè che non riescono a pagare un canone di affitto. Possiamo dare loro un supporto attraverso l’housing sociale, cioè la produzione di alloggi a basso canone di locazione, utilizzando ad esempio, anche e soprattutto, il patrimonio non utilizzato. E di canone agevolato si potrà parlare proprio all’interno della cabina di regia che con questo protocollo abbiamo istituito”.