Alla luce dell’astronomico aumento del prezzo dell’energia, sono in tanti a chiedersi quanto consuma un termosifone, il più classico degli impianti di riscaldamento presenti nelle case degli italiani.
Innanzitutto, è bene precisare che l’energia consumata in un’ora di riscaldamento invernale è variabile ed è influenzata da fattori come l’isolamento termico di una casa. Le stime di proiezionidiborsa.it segnalano che il costo medio e domestico di 1 kWh per alimentare una caldaia a gas metano è pari a 0,11 euro. Basterà quindi moltiplicare tale costo per 5,23 kWh e si otterrà la cifra di 0,57 euro, definendo quindi una buona approssimazione del costo orario. Assumendo che la metratura dell’appartamento si di circa 100 mq, si spendono 0,57 euro all’ora.
Le abitudini e lo stile di vita di un nucleo familiare, a partire dal tempo trascorso in casa, sono quindi determinanti per un’oscillazione in positivo e in negativo di questi valori. Ma, secondo una stima diffusa da ARERA (Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico), ogni famiglia dovrebbe spendere all’anno circa 900 euro per gli impianti di riscaldamento domestico, con un costo medio che si aggira intorno agli 80 euro mensili.
Le regole nazionali indicano 14 ore giornaliere per gli impianti delle abitazioni che si trovano in montagna e nelle regioni del Nord, la zona E; fino alle 8 ore consentite per le fasce costiere e il Sud Italia, la zona B. Da questo deriva anche una sensibile variazione sul tempo necessario per riscaldare e mantenere caldo un ambiente.
La normativa consente di tenere una temperatura fino a un massimo di 22 gradi. Ma per il corpo umano 19/20 gradi sono più che sufficienti. Facendo quindi una media, possono essere necessarie dalle 2 alle 5 ore di riscaldamento. Gli esperti per questo consigliano di mantenere il termostato sui 20-21° quando ci si trova in casa e di abbassarlo sui 16-18° se si esce. Questo consentirà anche un notevole risparmio, dal momento che per ogni grado abbassato si abbattono i consumi dal 5 al 10%. Mentre dai 20 gradi in su la spesa aumenta del 6/7% per ogni grado.
Si ricorda che per risparmiare sul riscaldamento senza rinunciare al comfort di un ambiente caldo è fondamentale:
– Eseguire la manutenzione degli impianti;
– Controllare la temperatura degli ambienti per spegnere i termosifoni non appena raggiunto il livello di calore desiderato;
– Monitorare le ore di accensione;
– Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone;
– Schermare le finestre al tramonto.
Inoltre, si deve fare molta attenzione al fatto che l’aria calda sia libera di circolare. Una regola preziosa è quindi quella di liberare i radiatori da ogni ostacolo. Tende, mobili e asciugabiancheria impediscono al calore di propagarsi per tutto l’ambiente, rendendo il consumo di gas o carburante meno efficiente del 15%.